CATANZARO Turismo di ritorno, la nuova scommessa della Regione Calabria. Prosegue l’attività di lancio e di presentazione del progetto “Calabria, Terra dei Padri”, progetto di marketing territoriale promosso dall’amministrazione regionale e gestito da Fincalabra. Il progetto ha fatto tappa alla Provincia di Catanzaro, snodandosi in un incontro finalizzato a far conoscere le opportunità che “Calabria, Terra dei Padri” offre ai Comuni del Catanzarese. A fare gli onori di casa il presidente della Provincia, Amedeo Mormile, insieme al presidente di Fincalabra Alessandro Zanfino e per la Regione, in rappresentanza dell’assessore Fausto Orsomarso, di Maria Antonella Cauteruccio, dg del Dipartimento Turismo e marketing territoriale: presente anche Paola Bianchi, responsabile del progetto per Fincalabra.
In premessa, la presentazione della “filosofia” del progetto. «”Calabria, Terra dei Padri” – è emerso dall’incontro – vuole essere un contributo al “turismo genealogico” o “di ritorno”, quel desiderio di riscoprire il legame profondo con la propria terra di origine, restituendo a quella terra un nuovo valore economico e sociale. L’obiettivo del progetto è dedicare un intero anno solare (da gennaio a dicembre 2023) al rilancio e alla valorizzazione all’estero del patrimonio storico, culturale e turistico della Calabria, al fine di incentivare il ritorno fisico dei calabresi sparsi in tutto il mondo, perché nel 2024 possano riunirsi nella propria terra in occasione del “Giubileo dei Calabresi”. Da qui l’importanza di ricostruire i legami con quel network sconfinato che è la comunità dei calabresi nel mondo, attraverso azioni pubbliche di sostegno all’internazionalizzazione e azioni dirette alle imprese locali per la promozione internazionale dei propri prodotti e servizi. Un racconto che sappia celebrare la storia e l’eredità della Calabria».
Secondo il presidente di Fincalabra Zanfino, «il bilancio di “Calabria. Terra dei Padri” finora è positivo. In tutti sindaci, enti vari e associazioni che abbiamo incontrato, abbiamo notato grande volontà di partecipare a questo progetto. Un progetto che funziona nella misura in cui è un progetto aperto, è un “people project”, cioè è un progetto che non è solo della Regione o di Fincalabra ma è di tutti gli interlocutori istituzionali che possono attivare quelle che chiamo “sentinelle”, calabresi sparsi in tutto il mondo che possono tornare qui e incrementare flussi turistici destagionalizzati, oltre favorire l’internazionalizzazione delle nostre imprese».
A sua volta, la Cauteruccio ha rimarcato come la Regione «sta facendo un grande raccordo con i territori e con i vari enti e centri che possono aiutarci a creare questo link con tutti i calabresi fuori dalla Calabria e che possono stimolare il turismo delle radici. Abbiamo tanti filoni all’interno del programma “Calabria Straordinaria” e questo forse è il filone che ci ha maggiormente incuriosito. Con questi incontri vogliamo dimostrare come questo progetto punti a essere partecipativo e come i territori possano portarci un notevole contributo. Chiediamo ai calabresi che non sono in Calabria di insegnarci a raccontare la Calabria dal loro punto di vista».
Per Mormile «la nostra vocazione è turistica e questo progetto stimola la nostra capacità di essere terra ricettiva, di cultura ma anche in grado di mettere in moto processi economici. Il turismo di ritorno non è secondario, tutt’altro. La Provincia è ben lieta di essere stata individuata come luogo fisico di presentazione del progetto alle municipalità e di recitare un ruolo di promozione di un’idea di turismo che sia vicina ai territori e che si fondi sulla consapevolezza delle ricchezze e delle potenzialità che abbiamo». (redazione@corrierecal.it)
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