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L’appello

«Caro Marcello è tempo di lasciare»

Caro Marcello Manna, ho conosciuto e apprezzato la tua professionalità nelle vesti di brillante penalista giacche, come sai, non ho mai avuto rapporti con l’amministrazione comunale di Rende. Non viv…

Pubblicato il: 10/11/2022 – 18:59
di Mario Campanella*
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«Caro Marcello è tempo di lasciare»

Caro Marcello Manna,
ho conosciuto e apprezzato la tua professionalità nelle vesti di brillante penalista giacche, come sai, non ho mai avuto rapporti con l’amministrazione comunale di Rende.
Non vivendo la realtà rendese non esprimo nemmeno giudizi sul tuo operato,a quasi nove anni dall’insediamento.
Quanto successo oggi, però, sì lega ad altre vicissitudini che tu stai vivendo, una delle quali strettamente privata, che impongono riflessioni di carattere politico.
Non si può fare finta che tu abbia un obbligo di dimora, così come il vice sindaco, che funzionari, dirigenti e imprenditori sono indagati o interdetti.
Lungi da me formulare giudizi sulla tua colpevolezza e, anzi, sono certo che uscirai pulito da ogni inchiesta.
Sono anche certo che la Severino sia un obbrobrio e ricordo che Sandro Principe ha subito un martirio prima di essere assolto.
Nessun garantismo peloso ma nessuna rimozione su quanto accade in una città che (grazie soprattutto alla famiglia Principe ) era la capitale culturale ed economica della Calabria.
Una città che rischia uno scioglimento per infiltrazione mafiosa che sarebbe una iattura.
Penso che l’unica strada possibile che ti rimanga è quella delle dimissioni. Non per far trionfare il giustizialismo ma, sulla base di tre procedimenti in corso, per consentirti di difenderti a testa alta e per restituire serenità a Rende.
Considero giuste le parole di Wanda Ferro sulla necessità di rivedere le norme sullo scioglimento per mafia dei comuni, così come auspico che la lega riproponga l’abolizione della Severino.
Tutto questo, però, non garantisce tranquillità ai rendesi che hanno bisogno di una pacificazione sociale.
La strada delle dimissioni è l’unica possibile. Restare chiusi nel bunker dell’ostinazione non serve a te né, soprattutto, alla comunità.
Con affetto
*giornalista

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