CATANZARO È ancora detenuta in Turchia Dalila Procopio, la ragazza di 25 anni arrestata a Istanbul venerdì scorso nel corso della manifestazione femminista indetta nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. La giovane di Catanzaro che studia con il progetto Erasmus, si trova ora in un centro di rimpatrio a Selimpasa, nel distretto di Silivri, insieme a Saida, proveniente dall’Azerbaigian. La Farnesina per ora mantiene il più stretto riserbo e fa solo sapere che si sta occupando del caso. Notizie fresche arrivano, invece, da Istanbul. Ieri l’avvocata Sezen Ezer e Cemile Baklacı, portavoce dell’associazione Mor Dayanisma, di cui Dalila fa parte, sono riuscite a parlare con le due ragazze e hanno diffuso un video sui social network: «Abbiamo visitato Dalila e Saida, detenute illegalmente dal 25 novembre. Per ora non è stata ancora stata presa nessuna decisione sul loro futuro. Potrebbero esserci notizie domani (oggi ndr). In caso di un’espulsione faremo immediato ricorso». L’avvocata Ezer, 35 anni, chiede – lo riporta il Corriere della Sera – agli italiani di reclamare la liberazione di Dalila: «Mandiamo un saluto a tutte le donne che ci stanno dimostrando solidarietà» dice.
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