COSENZA «Quando ci affacciamo al mondo globalizzato dell’economia mi accorgo di quanto spesso ci facciano pesare all’estero il nostro essere calabresi, siamo sempre ridimensionati ad una terra considerata malsana. Siamo invece noi i primi a vivere questo disagio, questo stereotipo che è poi un limite culturale e sociale». Lo ha detto Antonio Affidato, figlio d’arte di Michele, maestro orafo, in occasione del lancio di “Meraviglie di Calabria”, il portale www.meravigliedicalabria.it nato per iniziativa del gruppo del Corriere della Calabria.
«Il percorso che ho intrapreso è quello già tracciato da mio padre e che mira alla ricerca di quello che in fondo siamo» ha spiegato il giovane Antonio Affidato «ma è importante ricordare che la Calabria ha un’altra faccia della medaglia e sono poi le nostre eccellenze, sia enogastronomiche che artistiche. Questa regione può vivere con quello che abbiamo e siamo, e la nostra responsabilità è quella portare avanti quello che siamo». Esempio che arriva proprio dal lavoro quotidiano. «Noi – ha spiegato – come piccola realtà, facciamo la nostra parte, cerchiamo di portare avanti la nostra visione contemporanea legata, comunque, all’antico». «E io – ha detto Antonio Affidato – come tanti altri ragazzi, ho deciso di restare qui per far rifiorire questa terra, sperando che tanti di quei ragazzi che sono andati via magari, un giorno, possano rientrare».
«Quello che vediamo oggi qui – ha concluso – non è una cosa scontata: mettere tutte queste realtà insieme è fondamentale per questa terra e per le imprese perché fare rete è importantissimo e mi auguro, anzi, che altre realtà come queste possano svilupparsi sempre più». (redazione@corrierecal.it)
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