Totale convergenza della maggioranza di centrodestra e delle opposizioni di centrosinistra sulla proposta di legge che prevede il “ripescaggio” dei 209 precari ex legge 12, in pratica i precari di enti para e sub regionali ormai disciolti come Calabria Etica e Field, da affiancare ai Comuni nell’attuazione dei progetti del Pnrr. Il testo, presentato praticamente da tutti i consiglieri di centrodetsra e firmato anche dalla new entry Antnello Talerico, riceve infatti anche il disco verde delle minoranze, che comunque chiedono al presidente Ochiuto e alla maggioranza di procedere quanto prima a una “operazione verità” e a un riordino dell’intero bacino del precariato regionale. Questo il senso degli interventi di Ernesto Alecci (Pd) e di Antonio Lo Schiavo (Misto), che ispirano una riflessione dello stesso Occhiuto.
Occhiuto osserva: «Dò al Consiglio regionale il merito di aver proposto questa legge. È una proposta che non nasce da noi ma ha l’assenso del governo regionale. Qualcuno ha detto che è merito mio, ma invece diamo a Cesare quel che è di Cesare, è una legge fortemente voluta dai consiglieri regionali. È una legge su cui ho molto riflettuto. Credo di aver dato dimostrazione finora che il modo di procedere da noi scelto era orientato su due direzioni: da un lato prosciugare il precariato e dall’altro dare la possibilità, attraverso i concorsi, a chi non fosse precario ad avere comunque titolo a partecipare alle procedure selettive della Regione. Questo governo regionale, attraverso emendamenti che ha avuto la capacità di far approvare al Parlamento, ha avuto più risorse per bandire più concorsi con l’opportunità di stabilizzare precari. Credo che in questi anni non ci sia stato un governo regionale che abbia investito tante risorse per la stabilizzazione e per i concorsi e senza creare un solo precario in più. L’orientamento che abbiamo dato anche agli enti è stato quello di evitare le pratiche del passato, come le short list, che alla fine invece di prosciugare aumentavano le sacche di precariato. Noi lo stiamo facendo perché il tessuto amministrativo della burocrazia regionale è costituito da 1800 dipendenti della Regione di cui solo il 25% stava a Germaneto, altri nelle sedi decentrate eppure l’85% pratiche si facevano a Catanzaro. Ho dato mandato ai dg di evitare spostamenti nelle sedi decentrate e se non fosse per queste persone che lavorano come pecari o in assistenza tecnica molte delle pratiche amministrative non si facevano. Quindi ho ritenuto di farci carico di questa necessità e continuare con la strada che abbiamo intrapreso. Le procedure di selezione – aggiunge Occhiuto – le abbiamo delegate a Formez e a commissioni fatte dalla Guardia di Finanza per dare l’idea che in Calabria c’è un cambio di passo, che non si fa clientela ma si guarda al merito, non perché c’è un approccio ideologico ma perché altrimenti non raggiungiamo i risultati. Poi c’è qualche danno collaterale, il Formez purtroppo è ingolfato da tante procedure e non riesce a fare tutto rapidamente ma stiamo facendo un racconto diverso per la Calabria. Con riferimento a questa legge ho detto che non si alimentassero illusioni, ho chiesto che nella legge si specificasse che non si farà nessuna stabilizzazione e che i rapporti di lavoro previsti si estinguano con la fine di questi programmi. Sono compiaciuto che ci sia una larghissima maggioranza a favore i questo testo, chiedo all’opposizione di fare le pulci al governo regionale e alla maggioranza e di incalzarci se ha l’impressione che aumenti il bacino del precariato, ma chiederei all’opposizione anche di riconoscere che una volta tanto questo governo regionale sta lavorando in antitesi e in rottura rispetto a tanti governi regionali che – conclude Occhiuto – hanno avuto attenzione solo alla necessità di consolidare il consenso di chi in questa aula votava».
Dall’opposizione arrivano dichiarazioni di voto favorevole al testo sui precari legge 12, anche se con una serie di specificazioni. Per Raffaele Mammoliti (Pd) il testo «dà prospettive a una serie di lavoratori e rafforza le pubbliche amministrazioni. Per il resto credo che che sia giusto procedere a un piano straordinario del lavoro, che sto sollecitando da molto tempo e sul quale siamo in grande ritardo». Davide Tavernise (M5S) sostiene che «Occhiuto si sta dimostrando molto dinamico in tanti settori ma sul precariato ho visto finora molto silenzio e non ho visto finora una sola assunzione nei Centri per l’impiego». Ferdinando Laghi (DeMa) esprime perplessità perché «non vedo la professionalità giusta di alcuni profili ai fini dell’attuazione del Pnrr, che richiede competenze specifiche. Dò il voto favorevole perché si tratta di un argomento delicato ma in prospetttiva il problema del precariato dev’essere radicalmente rivisto e bonificato!. Secondo Amalia Bruni (Misto) «questa legge, per la quale il mio voto è favorevole, non è una “asciugatura” del precariato. E allora è necessario che il Consiglio regionale proponga atti più consistenti e più coerenti sull’intero precariato».
Convergenza anche sula legge che istituisce un Osservatorio sull’autismo, legge presentata presentata dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso (Lega), e dal consigliere regionale Valeria Fedele (Forza Italia), che da oggi non è più in aula ma che nel dibattito è stata più volte omaggiata dai banchi della maggioranza. Il testo normativo – si legge nella relazione illustrativa – prevede l’istituzione dell'”Osservatorio regionale per giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico”, organismo di carattere “consultivo” per il “monitoraggio delle politiche regionali di prevenzione, cura e sostegno delle persone affette da disturbi dello spettro autistico e di promozione della diffusione della cultura della salute e della sicurezza in ogni ambiente della vita sociale, promuovendo ed elevando il livello di informazione, comunicazione, partecipazione, formazione, assistenza, controllo, prevenzione e vigilanza in materia”. Secondo quanto riporta la relazione della Pdl presentata da Mancuso e Fedele, l’Osservatorio è “composto da professionisti operanti nel mondo sanitario e socio-sanitario regionale” e “si pone l’obiettivo di agevolare i processi decisionali con analisi puntuali e propositive riguardanti ad ampio raggio le tematiche legate al mondo dell’autismo nonché offrire un concreto supporto ai soggetti istituzionali e sociali che intendono avvalersi del suo operato”. La proposta di legge stabilisce che il 31 marzo di ogni anno l’Osservatorio presenti al Consiglio regionale “un rapporto completo sul lavoro svolto le politiche del lavoro focalizzando l’attenzione nello specifico alla formulazione di proposte di intervento immediate e di medio-lungo periodo per promuovere o migliorare la prevenzione, la cura e l’assistenza ai soggetti affetti dallo spettro dei disturbi dell’autismo”: dal testo, inoltre, non derivano oneri sul bilancio della Regione. Favorevoli anche i consiglieri di opposizione, tra ciii la Bruni, che pure in commissione aveva criticato il testo ma che adesso si dice 1convinta per il taglio sociale che si dà a questo Osservatorio, anche se resta il rischio di confusione tra questo Osservatorio e l’osservatorio sanitario previsto dal Programma operativo».
Infine, l’aula ha proceduto all’elezione del nuovo Difensore Civico della Regione Calabria: è Ubaldo Comito, docente universitario con varie esperienze (l’Utica all’università telematica “Giustino Fortunato” di Benevento), che ha riportato 22 voti su 29 nella votazione a scrutinio segreto. (redazione@corrierecal.it)
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