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l’incidente

Scivola e precipita con il suo migliore amico: morti due escursionisti

Tragedia nel Lecchese. Le vittime sono Riccardo Farina, 38 anni, e Christian Cornago, 35

Pubblicato il: 26/02/2023 – 7:38
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Scivola e precipita con il suo migliore amico: morti due escursionisti

Amici da una vita precipitati per centinaia di metri mentre stavano affrontando uno dei passaggi più tecnici della variante Zucchi, a sinistra del canale Ovest che porta in cima alla Grigna Settentrionale. Lo stesso punto dove una settimana fa aveva perso la vita un alpinista milanese.  Tre morti in pochi giorni sulle montagne lecchesi, sei sulle cime lombarde dall’inizio dell’anno. 
Christian Cornago, 35 anni, e Riccardo Farina, 38 anni, entrambi di Almè, nella Bergamasca, hanno perso la vita in un sabato di sole mentre erano impegnati in un’ascensione sul canalone che arriva al rifugio Brioschi
Non è chiaro se fossero legati a corda doppia, ma la tragedia è accaduta in un punto stretto prima della cima. Uno dei due sarebbe scivolato trascinando con sé l’altro
L’incidente è accaduto poco dopo mezzogiorno, a 2.200 metri di quota. A poca distanza c’erano altri due alpinisti, uno dei quali un volontario del Soccorso alpino, che stavano percorrendo lo stesso tracciato. Improvvisamente non li hanno più visti: il soccorritore si è calato per una cinquantina di metri nel punto dove la via si stringe e li ha chiamati. Nessuna risposta, come se fossero stati inghiottiti dalla montagna. Sono stati loro ad allertare la centrale. 
In volo da Como si è alzato l’elicottero di Areu. Dopo alcuni sorvoli, i corpi senza vita sono stati avvistati alla base del canale. Avevano la piccozza e indossavano i ramponi. 
Riccardo, perito chimico, e Christian, camionista, erano amici fin da piccoli e inseparabili. Un anno fa uno dei due era andato a vivere da solo e aveva convinto l’amico a prendere un appartamento sullo stesso pianerottolo. 
Riccardo aveva iniziato le escursioni in montagna circa cinque anni fa, Christian lo aveva seguito l’anno scorso. 
«Tre alpinisti morti in pochi giorni— scuote la testa Alessandro Spada, capostazione del Soccorso alpino Valsassina-Valvarrone—. La tragedia si è consumata all’altezza di un passaggio molto tecnico, ma le condizioni della montagna in questo periodo non sono proibitive. Però bisogna essere molto preparati per affrontarla». 
Pochi giorni fa in zona c’era stato un altro incidente mortale, con modalità simili. Francesco Luiso, milanese di 33 anni, era precipitato per un centinaio di metri. «In questo periodo le condizioni sono anomale, perché c’è poca neve e si forma del ghiaccio sulle porzioni di roccia più esposte — spiega la delegazione lariana del Soccorso alpino —. Il canale Zucchi è innevato, ma specie nella parte più in alto serve grande esperienza ed è necessario procedere legati». (da corriere.it)

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