CUTRO C’è anche un minore afghano di 12 anni che ha perso tutta la sua famiglia fra le 81 persone sopravvissute al naufragio di una barca partita dalla Turchia che è avvenuto ieri a 100 metri dalle coste della Calabria e nel quale sono morte almeno 61 persone, stando al bilancio provvisorio delle autorità italiane. A riferirlo in un messaggio inviato alla stampa è Sergio di Dato, capo progetto della ong Medici senza frontiere (Msf) intervenuta nel primo soccorso alle persone migranti sopravvissute. «La nostra equipè composta da un mediatore e da una psicologa ha da poco poco terminato il primo intervento di supporto psicologico nel centro di Crotone», spiega di Dato, che poi fornisce alcuni dettagli sulle condizioni delle persone che sono riuscite ad arrivare sulle spiagge calabresi, presso la località di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. «Fra le persone sopravvissute c’è una donna afghana molto provata dalla morte del marito e poi un ragazzo afghano di 16 anni che ha perso la sorella di 28. Entrambi hanno nuotato verso la riva ma lei purtroppo non ce l’ha fatta», ricostruisce il capo progetto.
«Abbiamo avviato il “family link” per avvisare i genitori della donna ma il fratello non ha trovato la forza di avvisarli. Nei prossimi giorni sosterremmo il giovane con il supporto della psicologa e della nostra mediazione per far sì che le comunicazioni arrivino nel modo giusto alla famiglia», aggiunge di Dato.
«Tra le persone sopravvissute c’è anche un signore afghano e il figlio di 14 anni che hanno perso tre figli e fratelli e la madre», riferisce il capo progetto. «C’è anche il caso di un bambino che è l’unico superstite di tutta la sua famiglia; nel naufragio sono morti nove persone: quattro fratelli, i genitori e altri parenti stretti». Di Dato conclude: «È stata una giornata molto intesa, anche dal punto di vista emotivo».
Stando a quanto affermato dalla viceprefetto aggiunto di Crotone Manuela Curra, l’imbarcazione coinvolta nel naufragio proveniva dalla città turca di Smirne ed era partita tre o quattro giorni prima dell’incidente.
Al momento una delle persone sopravvissute è stata arrestata con accuse relative al traffico di migranti ma secondo la Guardia di finanza nelle prossime ore anche altre individui potrebbero essere arrestati. Dalle indagini infatti altre due sono state fermate con l’accusa di essere scafisti.
Dei sopravvissuti inoltre, più di 20 sono in osservazione presso l’ospedale di Crotone. Stando a quanto affermato da Curra e alle testimonianze dei naufraghi, sulla barca potevano esserci oltre 150 persone. Molte di queste, sempre secondo la viceprefetto, provenivano dall’Afghanistan ma anche dal Pakistan e dalla Somalia. Stando a dati dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni (Iom), nel solo 2022 circa 1.200 persone migranti sono morte nel Mar Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste europee
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