Germania e Afghanistan: da questi Paesi, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, arriva la maggior parte delle richieste di rimpatrio delle salme delle persone morte nel naufragio che si è verificato domenica scorsa a Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Intanto, Khaled Zekriya, l’ambasciatore afghano in Italia nominato dal vecchio governo di Kabul prima del ritorno al potere dei talebani, ha spiegato: «Domani sentirò la Farnesina per vedere come risolvere il problema delle salme che torneranno in Afghanistan. Sarà necessario farle transitare attraverso un Paese che abbia rapporti con Kabul». Zekriya stamani è stato alla camera ardente delle vittime del naufragio ed ha incontrato alcuni dei superstiti. Molti dei migranti a bordo del caicco erano di nazionalità afghana. Adesso, ha spiegato, «si pone il problema di come rimpatriare le salme i cui parenti hanno chiesto di farle rientrare in Afghanistan. Non possono essere trasportate direttamente a Kabul, quindi dovrà essere individuato un paese dell’area che abbia rapporti con i talebani. Quello che possiamo fare è aiutare le famiglie che lo vogliono a trasferire le salme nei paes europei in cui vivono i loro conoscenti». Per le salme delle vittime non identificate, la sepoltura avverrà nei cimiteri dei paesi della provincia di Crotone e in alcuni del Catanzarese che hanno offerto la loro disponibilità e quella di alcune famiglie.
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