CUTRO «Sulla bara bianca più piccola nella camera ardente del Palamilone
non c’è un nome ma soltanto una sigla KR46M0. KR: Crotone, 46: Quarantaseiesima vittima raccolta tra le onde; M: Maschio. E non ha nemmeno un anno». Lo scrive sul profilo social Paolo Siani, pediatra già parlamentare ed ex vice presidente della Commissione parlamentare Infanzia e l’Adolescenza. «L’articolo 7.1 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – scrive – afferma che “Il fanciullo è registrato immediatamente al momento della sua nascita e da allora ha diritto a un nome.
Chiediamo che al neonato morto tra le onde del mare di Crotone e identificato con la sigla
KR46M0 venga dato un nome così come indicato dalla convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza».
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