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L’intervista

Stop al Reddito di cittadinanza, la testimonianza: «La nostra situazione diventerà drammatica»

Al Corriere della Sera la voce di Daniela di Catanzaro sul varo della Mia che taglia i sostegni: «Sarà una catastrofe per molte famiglie»

Pubblicato il: 07/03/2023 – 9:37
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Stop al Reddito di cittadinanza, la testimonianza: «La nostra situazione diventerà drammatica»

CATANZARO «Sarà una catastrofe per molte famiglie come la mia». Così Daniela racconta al Corriere della Sera quello che teme possa accadere per le tante famiglie che percepiscono il Reddito di cittadinanza e che dovrebbero vedersi ridotta la misura dopo il varo della nuova Misura di inclusione attiva (Mia). Uno strumento che nelle intenzioni del governo taglierà le somme percepite. Nel caso della famiglia di Daniela e Giuseppe e che hanno una bimba di dieci anni, quell’assegno si ridurrà da 780 euro a 500 al mese.
«Da quanto ci hanno spiegato – sostiene al Corriere ancora Daniela – si ridurrà di molto la cifra mensile che percepiremo. Dai 780 passeremo probabilmente a 500 euro. Sul contributo affitto che oggi ci dà una grossa mano, non c’è nulla di certo. Così la situazione diventerà drammatica».
«Ma non è possibile vivere con 500 euro – denuncia al Corriere, Daniela -. Già ora è così problematico. Con i soldi della carta del reddito non posso neppure attivare la linea Internet per la casa, è considerata superflua. Tutto è limitato».
«Nessuno pensi che non abbiamo provato a cercare lavoro – sottolinea ancora la donna ascoltata dal giornale diretto da Luciano Fontana – ma qui è quasi impossibile lavorare onestamente e farsi pagare. Mio marito l’estate scorsa ha fatto il pizzaiolo. E quei pochi soldi che ha guadagnato hanno pesato sull’Isee familiare a tal punto che quasi perdevamo il diritto al Reddito. Così ci costringono a lavorare in nero per non superare i 7 mila lordi».
«Se negli ultimi due anni non avessimo avuto il Reddito di cittadinanza non so dove saremmo finiti. – afferma ancora Daniela – E ora questa novità voluta dal governo ci fa tremare. Durerà 18 mesi , dicono. E poi?».
«A chi ci definisce parassiti – sottolienea ancora – vorrei dire che noi vorremmo un lavoro come tutti. Io da due anni a questa parte, grazie al Reddito, lavoro per alcune ore negli uffici comunali per svolgere attività di segretariato. Sono apprezzata e considerata indispensabile». «In quegli uffici c’è bisogno di una persona come me – conclude infine con una domanda – Mi chiedo allora: perché non mi togliete il sussidio e mi offrite un lavoro come si deve?».

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