CATANZARO «La data del sedici marzo 2023, sarà ricordata come storica per ogni futura generazione di italiani. Finalmente, grazie all’impegno e alla determinazione del ministro Salvini, della Lega, e di tutto il governo di centrodestra, si parte concretamente per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina con la data del 31 luglio 2024 prevista per la progettazione esecutiva, grazie anche ad una nuova e moderna governance della società dello Stretto di Messina». Così il presidente del Gruppo Lega Salvini Calabria, Giuseppe Gelardi. «Un’opera di ingegneria civile – continua Gelardi – che non avrà uguali nel mondo e che tornerà a far parlare dell’Italia come del Paese delle meraviglie dove ogni cosa diventa possibile, così come ancora oggi si parla della cupola di Santa Maria del Fiore realizzata da Brunelleschi. Grazie alla realizzazione di quest’opera ricominceremo a stupire il mondo! Il progetto inoltre porterà un vero e proprio shock economico in particolare sui territori di Calabria e Sicilia con un’iniezione di capitali sul territorio che produrrà lavoro e sviluppo per molti anni. E non possiamo trascurare oggi anche il rilevante impatto ecologico dell’opera che consentirà il risparmio di emissione di tonnellate di co2 che tanto incide nei drammatici cambiamenti climatici del nostro pianeta. Un’opera insomma che appartiene ad una strategia atta a colmare quel gap storico che divide le regioni del sud da quelle del nord. E l’impegno della Lega per il Paese e per il sud non si ferma a questo, il Partito mantiene le promesse con i suoi elettori portando a casa il via libera per la riforma fiscale, e, grazie anche alla tenacia del ministro Calderoli anche quello per l’autonomia differenziata. Tutti progetti di grande spessore e grande importanza per la nazione. E forse non è un caso se storicamente l’unica traccia di una possibile realizzazione di Ponte sullo Stretto ci viene narrata da Plinio il Vecchio e da Strabone quando, durante la prima guerra punica, venne costruito un ponte di barche e botti dall’esercito romano per consentire il passaggio degli elefanti da guerra catturati ai cartaginesi. Un’opera che evidentemente, se pur temporanea, portò grande fortuna ad una civiltà che di lì a poco avrebbe definitivamente lasciato il suo segno nella storia dell’umanità. Indipendentemente dalla querelle storica sul fatto, di certo la fiducia nei propri mezzi e la voglia di osare sono componenti fondamentali per la realizzazione di grandi imprese. L’impegno del presidente Occhiuto darà ulteriore impulso e certezza alla realizzazione dell’opera. Sono sicuro – conclude Gelardi – che con questi presupposti e con questi progetti, anche l’Italia di oggi potrà ottenere nuovi e brillanti successi».
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