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Donne contro la ‘ndrangheta, “The Good Mothers” da domani su Disney+

La presentazione ufficiale della serie tv a Roma. L’attrice Micaela Ramazzotti: «Lea Garofalo un personaggio straordinario»

Pubblicato il: 04/04/2023 – 15:50
Donne contro la ‘ndrangheta, “The Good Mothers” da domani su Disney+

ROMA Donne contro la ‘ndrangheta tra storia vera e finzione, tra Milano e la Calabria e con Micaela Ramazzotti e Gaia Girace rispettivamente “madre e figlia coraggio”. È quello che accade in The Good Mothers, la nuova serie originale italiana targata Disney+, vincitrice della prima edizione Series alla Berlinale e da domani su Disney+. Una serie in sei puntate diretta nei primi tre episodi da Julian Jarrold e negli altri da Elisa Amoruso. Com’è questa ‘ndrangheta dal punto di vista femminile? Un’associazione mafiosa con dentro una sorta di cavallo di Troia, ovvero quelle donne cemento della famiglia mafiosa e, proprio per questo, anche capaci di sovvertirla. Basata sull’omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, la serie racconta di una giovane e brillante pm, Anna Colace (Barbara Chichiarelli), che ha l’intuizione di attaccare la ‘ndrangheta facendo leva sulle sue donne, mogli, madri e amanti dei boss.
Tutto parte dalla storia vera della scomparsa nel 2009 di Lea Garofalo (Micaela Ramazzotti), che aveva testimoniato contro il marito Carlo Cosco (Francesco Colella) per iniziare una nuova vita con la figlia Denise (la Gaia Girace de L’amica geniale). Man mano che il magistrato Anna si addentra nella ‘ndrangheta, scopre le drammatiche vicende di Giuseppina Pesce (Valentina Bellè) e Concetta Cacciola (Simona di Stefano), due donne molto diverse, ma con la stessa voglia di ribellarsi.

Micaela Ramazzotti: «Lea Garofalo un personaggio straordinario»

«Sono orgogliosa di aver interpretato un personaggio straordinario come Lea Garofalo che è riuscita a trasmettere i suoi valori e il suo coraggio anche alla figlia che, a sua volta, proprio come lei ha testimoniato. Lei ci ha messo la faccia, purtroppo non ce l’ha fatta. Spero che questa serie dia il coraggio di ribellarsi alla violenza di certi ambienti feroci” dice la Ramazzotti oggi a Roma alla presentazione di The Good Mothers. Mentre Gaia Girace che interpreta Denise, sua figlia, fa un parallelo con L’amica geniale: «Lì c’era la camorra e il solo punto di vista maschile, c’erano armi e droga. Qui le cose si sono ribaltate, ci sono le donne in guerra e c’è anche, mi auguro, un messaggio di speranza. E poi – continua – Denise rispetto al personaggio di Lila ha voglia di sradicare un sistema, ha voglia di rivalsa. È una che non si piega». Racconta Valentina Bellè della sua esperienza in Calabria per prepararsi al ruolo di Giuseppina Pesce: «Una signora alla quale ho chiesto della ‘ndrangheta, mi ha subito detto scocciata: “Ancora questa storia, non esiste”. Poi, dopo un po’, si è invece lamentata nel dire che lo Stato aveva abbandonato i suoi compaesani: “Qui non abbiamo nulla, neppure il sindaco e il prete”. È comunque un sistema difficile da sradicare – continua l’attrice – e capisco più chi ci si adegua che chi lo combatte».

«Una storia in cui tutti si possono riconoscere»

Per Barbara Chichiarelli, il pubblico ministero Anna Colace, «la forza di questa serie sta nel fatto che la ‘ndrangheta è presente in tutto il mondo, anche in Valle d’Aosta, circoscriverla alla sola Calabria è sbagliato. Spero che questo possa far riflettere tutti». Dice, infine, Elisa Amoruso, regista degli ultimi tre episodi, del significato universale di questa serie che arriverà in 75 paesi: «È vero, in una storia così ci si possono riconoscere anche le donne iraniane e comunque tutte le donne in lotta con il patriarcato, è davvero una storia universale». (Ansa)

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