La forestazione risorsa strategica per la Calabria, ma dallo Stato arrivano le “briciole”
La Giunta vara il piano da 66 milioni ma non ci sono risorse sufficienti per la programmazione pluriennale: da Roma “soltanto” 10 milioni

CATANZARO Appena 10 milioni. Il contributo dello Stato per la forestazione calabrese negli ultimi anni si è progressivamente RIdotto fino a diventare quasi irrisorio costringendo la Regione a fare di necessità virtù. Accade anche quest’anno, con la Regione che ha varato il programma “per le attività di sviluppo nel settore della Forestazione e per la gestione delle foreste regionali anno 2023″ facendo leva essenzialmente sulle proprie risorse, che non sono smisurate. Il piano è stato approvato a metà marzo dalla Giunta su proposta dell’assessore Gianluca Gallo e ora è all’esame, sotto forma di proposta di provvedimenti amministrativo, del Consiglio regionale. In totale, uno stanziamento di 66 milioni, dei quali 56 con risorse autonome della Regione provenienti dal bilancio regionale. Cifre che «non consentono di mettere in pratica un’efficace programmazione pluriennale”, si legge nel corpo della delibera di Giunta con un sottinteso “disappunto” verso la scarsa considerazione del livello centrale nei confronti della Calabria. Per il resto, comunque, il programma Forestazione 2023 muove sempre dalla premessa del settore come fattore produttivo, evidenziando «diversi elementi di forza», come «l’ampia superficie boschiva raggiunta, gli alti valori di massa legnosa disponibile, la varietà di paesaggi forestali, il contributo fornito alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alla conservazione della biodiversità, non ultimo l’efficacia sulla stabilità dei territori montani e collinari», ma anche criticità da affrontare « particolarmente aggravate in questi ultimi dall’instabilità climatica», criticità che «rappresentano punti di debolezza» come «la mancata manutenzione delle opere idrauliche sia nei tratti montani, dove hanno esaurito da tempo la loro funzione, che nei tratti vallivi nei quali la situazione è in molte aree ampiamente compromessa; gli incendi che ogni anno sottraggono vaste superfici al bosco o determinano degradazioni nei sistemi forestali».
Nel programma della forestazione 2023 comunque la Giunta regionale stabilisce gli obiettivi da raggiungere, dalla «sistemazione idraulica attraverso opere di ingegneria naturalistica» alla «riduzione del rischio incendi, che prevede la messa in atto di sistemi automatici di preavviso per un efficace e rapido intervento, il mantenimento e la manutenzione periodici delle vie tagliafuoco e la realizzazione di micro invasi idrici di pronto impiego», dalla « tutela e valorizzazione del paesaggio in tutte le sue declinazioni (aspetti naturalistici, ambiente ricettivo e attività antropiche ed ecosostenibili ad alta redditività)» alla mitigazione del rischio idrogeologico. In campo anzitutto l’azienda Calabria Verde ma anche i Consorzi di bonifica. (redazione@corrierecal.it)