LAMEZIA TERME Lo schema è ormai un classico nell’analisi dei comportamenti della ‘ndrangheta. Che, «anche al di fuori dei territori di origine, esprime la sua spiccata capacità imprenditoriale grazie a ingenti risorse economiche derivanti dal narcotraffico». Altro “classico”, contenuto nella relazione della Dia per il primo semestre del 2022: «I sodalizi calabresi, in tale ambito, continuano a rappresentare gli interlocutori privilegiati per i cartelli sudamericani in ragione degli elevati livelli di affidabilità criminale e finanziaria, garantiti ormai da tempo». Nuove rotte, emerse negli ultimi riguardano «l’Africa occidentale, in particolare la Costa d’Avorio, la Guinea-Bissau e il Ghana». Quell’area del continente, evidenziano gli investigatori, «è diventata per le cosche di ‘ndrangheta uno snodo logistico sempre più importante per i traffici di droga». La ricerca – riuscita – di nuove rotte ha una conseguenza: «I flussi intercontinentali di stupefacenti non hanno fatto registrare flessioni significative neanche nel periodo di limitazioni alla mobilità imposte a causa della nota crisi pandemica».
Restano centrali nel narcotraffico gli scali portuali di Gioia Tauro (per la Calabria) e quelli di Genova, La Spezia, Vado Ligure e Livorno per l’alto Tirreno». Il cuore dello smercio, però, resta in Calabria. E lo dimostrano proprio i colpi messi a segno dalle forze dell’ordine grazie «al costante affinamento delle tecniche di controllo delle forze di polizia impegnate nel contrasto al narcotraffico». La crescita dei sequestri registrata nell’ultimo biennio è evidenziata nel “Rapporto della DCSA 2022” che, con riferimento alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, riporta che «nel 2021, in questa area metropolitana, i quantitativi di sostanze sequestrate sono aumentate dell’87,97%, passando da 7.514,28 kg del 2020 a 14.124,37 kg del 2021… Va evidenziato, in proposito, che il 67,28% del totale della cocaina, sequestrata in questa città metropolitana, è stata intercettata al porto di Gioia Tauro. Nel medesimo contesto, è stato sequestrato il 53,59% di tutta la cocaina sequestrata a livello nazionale, lo 0,07% dell’eroina, lo 0,04% dell’hashish, l’1,05% della marijuana e il 6,36% delle piante di cannabis”».
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