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Il sottosegretario Ferro a Trapani: «La lotta alla criminalità organizzata è una priorità del governo Meloni»

Conferenza dei servizi sui beni confiscati. «Oltre 121 quelli sottratti a soggetti collegati a Matteo Messina Denaro»

Pubblicato il: 20/04/2023 – 9:55
Il sottosegretario Ferro a Trapani: «La lotta alla criminalità organizzata è una priorità del governo Meloni»

TRAPANI “Con l’assegnazione di 327 beni confiscati alla mafia nel territorio della Provincia di Trapani, 121 dei quali riconducibili a soggetti collegati a Matteo Messina Denaro, per un valore complessivo di oltre 13 milioni di euro, vogliamo dare ulteriore sostanza allo straordinario risultato ottenuto dalla magistratura e dalle forze dell’ordine con la cattura del latitante il 16 gennaio scorso. Chi ha costruito le sue ricchezze sulla sabbia dell’illegalità non può pensare di aver costruito sulla roccia. Con la confisca e la restituzione alla comunità dei patrimoni accumulati con le attività criminali, le cosche mafiose vengono colpite al cuore, private di linfa economica vitale. Soprattutto con la realizzazione in quegli immobili di presidi delle forze dell’ordine o di strutture di valore sociale si afferma il forte messaggio simbolico della vittoria dello Stato e della società sana. La lotta alla criminalità organizzata è una priorità del governo guidato da Giorgia Meloni. Lo Stato non si ferma, non indietreggia, colpisce con grande determinazione, e questo è un messaggio diretto a tutti coloro che hanno favorito una così lunga latitanza, ma anche un segnale di fiducia che vogliamo dare alla stragrande maggioranza di siciliani perbene, che si ribellano alla soffocante presenza criminale e negano a cosa nostra quel consenso sociale che ne agevola gli affari e la capacità di infiltrare e condizionare la vita economica e sociale del territorio”. E’ quanto ha affermato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FI), partecipando in Prefettura a Trapani ad una conferenza di servizi convocata dal direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata,prefetto Bruno Corda, finalizzata all’assegnazione dei beni confiscati nella provincia, alla presenza, tra gli altri, del prefetto Filippina Cocuzza, dei sindaci dei comuni interessati, dei rappresentanti della Magistratura e delle Forze dell’ordine. “Un incontro dal quale è emersa quella forte coesione istituzionale – ha proseguito il sottosegretario Ferro – che è necessaria a rafforzare e rendere maggiormente proficuo il lavoro dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati. Stiamo lavorando per rendere più efficienti le procedure per l’assegnazione dei beni e l’avvio dei progetti di riutilizzo a fini sociali o istituzionali, anche grazie ad una maggiore sinergia tra i ministeri dell’Interno e della Giustizia. Per la prima volta il Ministero del’Interno ha assegnato in via diretta 260 immobili ad enti del terzo settore, ma il nostro impegno, condiviso con il ministro Piantedosi, è quello di affiancare i comuni, soprattutto quelli più piccoli, in modo da potenziarne la capacità progettuale, l’accesso alle risorse nazionali ed europee, una maggiore efficienza dei controlli attraverso la realizzazione di white list per le realtà del sociale. Vogliamo anche creare un gioco di squadra per la gestione delle aziende confiscate affinché quelle che non sono mere scatole vuote possano restare sul mercato, superando il cosiddetto shock di legalità, e assicurando crescita economica e occupazione”. Nel pomeriggio il sottosegretario Ferro, insieme al prefetto Corda, ha avuto un incontro in prefettura a Palermo con il prefetto Maria Teresa Cucinotta sulla situazione dei beni confiscati in Sicilia.

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