Un fondo ad hoc per il loro sviluppo, accesso al credito d’imposta, agevolazioni nell’utilizzo di immobili pubblici, creazione di una sezione speciale del Registro delle imprese e adozione di un Piano strategico. Sono le principali misure dirette a favorire la crescita delle imprese culturali e creative contenute in un disegno di legge presentato dal senatore di Forza Italia Mario Occhiuto (disegno di legge che si può scaricare alla fine di questo articolo e consultare). «Le imprese creative – scrive Occhiuto nella presentazione – sono imprese che hanno le loro origini nella creatività, nel talento e nella maestria di quegli individui che attraverso la produzione e lo sfruttamento delle proprietà intellettuali, hanno il potenziale per creare posti di lavoro e benessere. Innanzitutto, per definizione, sono imprese culturali e creative tutte le imprese o i sog getti passivi di imposta in Italia che abbiano, quale oggetto sociale, in via prevalente o esclusiva, l’ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, intesi quali beni, servizi e opere dell’ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo, al teatro, alla cinematografia e al l’audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei, nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati».
x
x