ROMA «Il nostro Paese ha sempre avuto difficoltà a spendere nei tempi stabiliti le risorse assegnate dall’Europa per gli investimenti, e sempre si è fatto ricorso ai cosiddetti “progetti retrospettivi”, cioè alla rendicontazione –per il rimborso della CE– di progetti non avviati con risorse comunitarie e considerati, appunto, coerenti con gli obiettivi. Ciò è avvenuto anche per il PNRR nel corso del 2021-2022». Così in una nota il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto. «Per investire al meglio i fondi del PNRR – prosegue – che sarà a breve rimodulato, bisognerà puntare su tanti interventi diffusi sul territorio che possano rispondere agli obiettivi complessivi fissati dal Piano rispetto alla transizione ecologica e alla necessità di fronteggiare il cambiamento climatico. Come prima cosa – spiega il senatore azzurro – bisognerebbe pensare alla messa in sicurezza del nostro Paese rispetto ad eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico, intervenendo in modo diffuso e capillare su tutto il territorio, parcellizzando gli interventi e coinvolgendo gli enti locali: la risagomatura e la riprofilatura degli argini e degli alvei, le opere di mitigazione delle micro frane e di drenaggio, il ripristino di briglie, contro briglie e pennelli, la protezione delle fondazioni e delle pile dei ponti poste in alveo, incentivando la coltivazione delle aree agricole per evitare il fenomeno degli abbandoni e della mancanza di manutenzione. C’è urgenza poi – aggiunge ancora – di mettere in sicurezza la rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti. Molti fabbricati nei centri storici sono a rischio crollo: basterebbero interventi localizzati immediati per mettere in sicurezza il patrimonio storico culturale. Per tutte le case realizzate con i benefici dell’edilizia residenziale pubblica e di quella convenzionata ed agevolata sarebbe il caso di promuovere l’efficientamento energetico. Ai Comuni potrebbero essere destinate risorse finalizzate ad estendere le aree pedonali e le aree verdi all’interno dei centri urbani. Inoltre si potrebbe investire nei sistemi di trasporto pubblico locale attraverso la fornitura di bus elettrici da destinare ad ogni area urbana. Sono tutte opere e forniture che è possibile completare entro il 2026», conclude.
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