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«All’Unical poche donne ai vertici, piccoli passi in avanti sul “gender gap”»

La delegata del rettore Giovanna Vingelli all’Adnkronos: «Studentesse al 55-57%. Per cambiare bisogna agire fin dalle scuole materne»

Pubblicato il: 10/06/2023 – 7:35
«All’Unical poche donne ai vertici, piccoli passi in avanti sul “gender gap”»

RENDE Ancora poche donne nei ruoli apicali – sia come docenti (21,5% contro 23% media nazionale nel 2021) sia sul piano amministrativo mentre crescono le studentesse al 55-57%. E’ la delegata del Rettore dell’Università della Calabria, Giovanna Vingelli, a declinare, conversando con l’Adnkronos, il quadro di contesto in cui si muove l’Università della Calabria che, rispetto alla presenza e ai ruoli delle donne nell’ateneo. Sono passi ancora lenti quelli compiuti sulla parità di genere anche all’UniCal «ma ci siamo immediatamente adeguati alle indicazioni europee per l’Agenda del Quality Plan» osserva Vingelli. L’Università della Calabria, inoltre, «già da tempo è partita con una riflessione su una maggiore presenza femminile ai vertici e nelle materie Stem» tanto che «già dal 2014 abbiamo attivato lo strumento del Bilancio di Genere, seconda università d’Italia a istituirlo».
Non solo. Nell’ateneo, uno fra i maggiori del Sud d’Italia e con il complesso universitario dislocato in contrada Arcavacata di Rende, in una zona collinare poco distante dai centri urbani di Rende e Cosenza, «se è vero che non arriviamo al 50% di personale docente femminile siamo comunque nella media nazionale» sottolinea Vingelli che stigmatizza: «Già da tempo siamo partiti con una riflessione su una maggiore presenza femminile ai vertici e nelle materie Stem» tanto che «già dal 2014 abbiamo attivato lo strumento del Bilancio di Genere, seconda università d’Italia a istituirlo».
Vingelli rileva inoltre che l’Università della Calabria «è stata la seconda università del nostro Paese, nel 1997, a dotarsi di un Centro di Women’s Studies».

Poche studentesse si indirizzano verso le materie tecnico-scientifiche

Anche l’Università della Calabria registra «una scarsa presenza di donne nelle materie Stem sebbene l’ingegneria gestionale dreni un maggior numero di studentesse». A delineare il quadro, conversando con l’Adnkronos sulla presenze delle donne negli atenei italiani, è la delegata del Rettore dell’Università della Calabria, Giovanna Vingelli. Anche all’UniCal – complesso universitario con sede in contrada Arcavacata di Rende poco distante da Rende e Cosenza – sono poche le studentesse «che si indirizzano verso le materie tecnico-scientifiche ma registriamo una maggiore presenza femminile a ingegneria gestionale» chiarisce Vingelli. «Non possiamo parlare di ‘un cambio di rotta’ dell’ateneo rispetto al gender gap ma registriamo comunque piccoli passi in avanti e altrettanti piccoli aumenti percentuali» che, argomenta la delegata del Rettore Nicola Leone, mantengono l’Università della Calabria «quasi in linea con le medie nazionali».
Sul gender gap, osserva Vingelli, «i cambiamenti immediati non sono semplici, bisognerebbe agire fin dalle scuole materne e combattere le grandi resistenze culturali che ancora ci sono nel nostro Paese». «Per avvicinare le ragazze alle materie Stem sarebbe importante un impegno maggiore alle scuole superiori e anche nelle università» indica infine Vingelli che anche la direttrice del Centro di Women’s Studies. (Adnkronos)

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