Riforma della giustizia, Nordio a Gratteri: «L’abuso d’ufficio non è un reato spia»
Il ministro “replica” in un’intervista al procuratore della Dda di Catanzaro: «Un reato o c’è o non c’è, non può essere strascico di altro»

ROMA «Un reato o c’è o non c’è. Non puoi andare a cercare a strascico qualcosa che sia la spia di un altro reato. Se hai degli elementi perché esista un altro reato vai a cercare quel reato». Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervistato a Palazzo Reale a Milano da SkyTg24, riferendosi alle parole del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri che aveva dichiarato che l’abuso d’ufficio è un reato spia e che quindi è utile. «In realtà – prosegue Nordio – il reato di abuso di ufficio è una fattispecie così evanescente e così carica di conseguenze dannose, che non erano tanto costituite da condanne che non arrivavano mai ma dall’iscrizione nell’ufficio degli indagati, dalla diffusione delle informazioni di garanzia anche a mezzo stampa, dalla delegittimazione di molti personaggi sia di destra che di sinistra, per poi concludersi nel nulla».