CROTONE L’accordo con Sorical si farà dopo che il Comune di Crotone avrà acquisito una relazione tecnica di un legale di altissimo livello con specifiche e riconosciute competenze nel settore idrico.
Prima di sottoscrivere l’accordo con Sorical e riconoscere il debito contratto dal Congesi, consorzio partecipato da 14 comuni della provincia pitagorica, l’amministrazione guidata dal sindaco Vicenzo Voce vuole, quindi, capire quello che realmente è dovuto, in base anche alla normativa che regola il settore e i rapporti tra chi, sino ad oggi, ha gestito il servizio idrico e il soggetto che fornisce l’acqua all’ingrosso (Congesi e Sorical).
Non c’è dubbio che il punto di arrivo, introdotto dalla legge regionale che ha istituito l’Arrical, è quello di avere in Sorical il soggetto unico della gestione. L’avvio del nuovo sistema coincide, quindi, con l’accantonamento del Congesi.
Su questo non vengono posti dubbi da parte di nessuno. Ecco perché negli incontri che ci sono stati nelle scorse settimane l’atteggiamento dell’amministrazione Voce è stato collaborativo e cioè tendente a trovare una soluzione alle richieste avanzate da Sorical, anche con diversi atti legale.
Nell’ultimissimo incontro, quello partecipato dai sindacati, era stata ipotizzata anche una intesa. I consorziati del Congesi (14 Comuni) si erano impegnati a predisporre una proposta della cifra su cui si poteva chiudere la partita. Sorical avrebbe voluto che il debito fosse quantificato in almeno dieci milioni di euro, operando così uno sconto di 15 milioni di euro rispetto alla somma quantificata quale debito, che è di 25 milioni di euro. Il Comune di Crotone ha valutato che occorre prima chiarire ogni aspetto e non è disponibile a chiudere la partita con una semplice stretta di mano.
Le convergenze registrate nell’ultimo incontro vengono liquidate come «una generica manifestazione di intenti». La soluzione prospettata, quindi, non era definitiva, perché «mancava l’avvallo tecnico». Senza approfondimento la partita non può essere chiusa. L’amministrazione comunale pitagorica non vuole assolutamente che venga usato il termine “liquidazione”, perché quelli messi in campo «sono processi delicati, che potrebbero attivare meccanismi che non si controllano».
Attivando la procedura senza chiarire «potrebbe arrivare un’istanza di fallimento». Tra l’altro ci sono contenziosi pendenti attivati da Sorical per recuperare il credito. Ancora non è stato individuato il professionista a cui affidare l’incarico, perché in questa fase si sta predisponendo l’istruttoria con domande specifiche da porre al legale. Appena sarà pronta l’istruttoria si procederà all’incarico. (redazione@corrierecal.it)
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