“Reset”, Orlando Scarlato lascia i domiciliari e torna libero
Il 53enne è coinvolto nell’inchiesta “Reset” coordinata dalla Dda di Catanzaro.

CATANZARO Il tribunale del Riesame di Catanzaro, ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluca Garritano, legale difensore di Orlando Scarlato: 53enne coinvolto nell’inchiesta “Reset” coordinata dalla Dda di Catanzaro.
Le accuse
All’indagato è contestato il concorso nel patto elettorale politico mafioso intercorso, in
occasione delle elezioni amministrative del comune di Rende indette per le date del 26 e 27 maggio 2019, tra Marcello Manna, candidato e sindaco uscente, e gli esponenti della criminalità organizzata cosentina, D’Ambrosio Massimo e D’Ambrosio Adolfo. Secondo l’accusa, «l’indagato avrebbe svolto un ruolo di intermediazione tra Manna e D’Ambrosio Massimo, favorendone l’incontro e ottenendo, a valle del perfezionamento dell’accordo elettorale illecito, di ricoprire l’incarico di responsabile della sicurezza della Asd Europa, alla quale era stata affidata la gestione del palazzetto di Rende». Secondo il Riesame, l’unico argomento suggestivo a carico di Scarlato è rappresentato dal riferimento alla (…)
generica necessità manifestata dall’indagato di reperire un’attività lavorativa. Motivi che hanno convinto i giudici ad accogliere il ricorso. Scarlato lascia dunque i domiciliari e torna inlibertà