PAOLA “Non erano questi i patti e non siamo stati noi a venir meno alla parola data, e, come abbiamo sempre detto siamo pronti a tutelare l’Ospedale San Francesco di Paola in ogni sede, anche attraverso azioni legali, proseguendo comunque nel dialogo istituzionale che abbiamo da sempre intrapreso, ritenendo le istituzioni sovracomunali relatori seri. Purtroppo – nostro malgrado – le disposizioni del presidente Roberto Occhiuto vanno in senso contrario a quelle linee sanitarie che ci erano state garantite, anzi, attualmente vedrebbero Paola ospedale secondario rispetto a Cetraro, isolando difatti un territorio – quello del basso tirreno cosentino – che resta privo di servizi”. Lo afferma l’amministrazione comunale della città di Paola, guidata dal sindaco Giovanni Politano, in una nota stampa che così prosegue: “Presto avremo un incontro con il Ministro della Salute. Siamo pronti a ragionare sulla base di dati, numeri e fatturati dei due presidi ospedalieri che formano lo spoke. Inoltre – annuncia l’amministrazione comunale – ricorreremo al Tar, impugnando la modifica al Dca64”. La maggioranza di Governo dichiara anche: “Abbiamo seguito un iter chiaro. Quello del dialogo istituzionale, subendo facili strumentalizzazioni che mai abbiamo preso in considerazione. Dapprima il sindaco ha incontrato i primi cittadini del Tirreno Cosentino, poi ha incontrato il Commissario dell’Asp Graziano, e ha dialogato diverse volte con il Presidente Occhiuto, che aveva fornito rassicurazioni. Purtroppo la nostra azione – così come quella del comitato popolare – ad oggi non ha sortito gli effetti desiderati”. In conclusione: “Ci faremo sentire. Non abbiamo mai fatto calcoli e ragionamenti politici. Per tutelare l’ospedale in un’ottica di implemento dell’offerta sanitario ricorreremo al Tar e andremo al Ministero della salute per far valere le nostre istanze”.
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