CATANZARO Alcune Procure calabresi hanno aperto delle inchieste per scoprire l’origine degli incendi che nell’ultima settimana hanno colpito pesantemente anche la nostra regione. Lo riferisce la “Gazzetta del Sud”. Secondo quanto si apprende, a indurre magistrati e forze dell’ordine ad approfondire gli accertamenti per appurare la matrice dei roghi sarebbero una serie di elementi che portano a ritenere la gran parte degli incendi dovuta alla mano dell’uomo: il numero dei casi, la loro contemporaneità, gli orari – la mattina – nei quali spesso le fiamme fanno la loro comparsa, e da ultimo le segnalazioni che arrivano dalle attività di controllo attivate dalla task force regionale, come i droni, e dagli strumenti delle forze dell’ordine sono tutti fattori che avrebbero fatto scattare l’allarme negli inquirenti. Vigili del fuoco e forze dell’ordine, a partire dai carabinieri, in queste ore sono impegnate nell’incrociare tutti questi dati. Nelle ultime ore comunque si registra un evidente calo del numero degli incendi, mentre si fa la prima stima dei danni. Questa estate non è stata quella “horribilis” di due anni fa ma è stata finora piuttosto complicata, mettendo a dura prova la macchina istituzionale allestita per prevenire e attenuare gli incendi, in Calabria censiti come l’80% dolosi dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, che ha rilanciato la strategia “Tolleranza Zero” fondata anche sull’uso più intensivo del passato – da 5 a 30 nel giro di un anno – dei droni. (redazione@corrierecal.it)
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