Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Terremoto politico

Strongoli, sindaco sfiduciato. Sergio Bruno si dimette

Il primo cittadino era stato eletto nel 2020. A sfiduciarlo gli esponenti del Pd. Si erano dimessi in polemica nelle scorse ore

Pubblicato il: 02/08/2023 – 20:53
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Strongoli, sindaco sfiduciato. Sergio Bruno si dimette

STRONGOLI Il sindaco di Strongoli, comune di oltre 6 mila abitanti in provincia di Crotone, si è dimesso dalla carica dopo aver constatato di non avere più una maggioranza in consiglio comunale per poter governare. Sergio Bruno, maresciallo maggiore dei carabinieri, era stato eletto nel settembre del 2020 con il 49% delle preferenze con la lista “Per Strongoli”, una coalizione civica della quale faceva parte il Partico democratico ma anche esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Elezioni giunte dopo tre anni di commissariamento del Comune a causa dello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose a seguito dell’operazione Stige.
Con la sua decisione, protocollata oggi nella segreteria generale del Comune, il sindaco Bruno ha anticipato quanto stava per avvenire dal momento che la maggioranza dei consiglieri era pronta a presentare le dimissioni. A sfiduciare il sindaco è stato proprio il Partito democratico che alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione aveva annunciato il suo no al documento finanziario. Contemporaneamente si sono registrate le dimissioni dell’assessore Francesco Costantino, esponente del Pd, che lamentava mancanza di collegialità nelle scelte amministrative.
Complessivamente a dimettersi sono stati nove consiglieri comunali su 12, che di fatto determineranno lo scioglimento dell’Assemblea elettiva. 
«Ho potuto constatare – aveva scritto il primo cittadino – di non disporre più del sostegno della maggioranza».
Bruno, comunque, avrebbe avuto venti giorni di tempo per rivedere la sua decisione. I nove consiglieri hanno presentato e formalizzato subito le dimissioni sottoscrivendole davanti ad un notaio e rendendole, quindi, irrevocabili.

Argomenti
Categorie collegate

x

x