MOTTA SAN GIOVANNI «Non si percepiscono fumi di combustione sommersa provenienti dall’ex discarica Comunia o dai cumuli di compost smassati nei piazzali della ditta Eco Service e non risulta pervenuta alcuna segnalazione da parte dell’Autorità sanitaria riguardo episodi acuti o particolarmente gravi di disagi irritativi/olfattivi». Lo afferma in una nota il comune di Motta San Giovanni, riportando quanto scritto in un verbale dai funzionari dei servizi Aria e Acque dell’Arpacal in seguito al sopralluogo svolto il 3 agosto nei luoghi interessati dagli incendi di fine luglio. «Il sindaco Giovanni Verduci – continua la nota -, come già annunciato dal vicesindaco Rocco Campolo sollecitato da alcuni cittadini, aveva tempestivamente chiesto all’Arpacal, in via precauzionale, di svolgere un sopralluogo per valutare eventuali problematiche per la salute pubblica a seguito degli incendi che hanno avvolto Lazzaro tra il 18 e il 24 luglio». «I tecnici Arpacal – si legge – hanno constatato che l’incendio, grazie anche al pronto intervento disposto dal Comune per estinguere il fuoco ed evitare l’ulteriore diffondersi, ha interessato solo in parte la discarica ed i cumuli di compost presenti nel piazzale della ditta Eco Service. Inoltre, hanno verificato che il materiale presente all’interno dell’impianto di compostaggio, a seguito dell’intervento eseguito nel 2020, risultava già combusto e smassato determinando, pertanto, un breve e ridotto coinvolgimento in quest’ultimo evento». «L’Arpacal – continua -, dopo aver invitato il Comune a continuare in questa utile azione di vigilanza che ha impedito conseguenze più gravi, ha chiesto anche all’Ufficio Territoriale di Governo di intervenire sugli amministratori giudiziari della ditta Eco Service affinché venga predisposto e attuato un piano di smaltimento del materiale ancora presente all’interno dell’impianto». «Il Comune di Motta San Giovanni – conclude la nota -, oltre a realizzare ogni anno linee tagliafuoco a salvaguardia delle zona più a rischio, ha chiesto ripetutamente a tutte le autorità competenti, l’ultima nota risale a giugno 2023, di garantire condizioni di maggiore sicurezza attraverso lo smaltimento del compost presente nell’impianto privato e la bonifica dell’ex discarica».
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