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«Quel Cosenza meraviglioso che non andò in A per l’onestà di Bruno Giorgi»

Ora che sono passati 34 anni e che reati e sanzioni sono prescritte lo possiamo dire. Quel Cosenza meraviglioso del 1988/89 che da neopromossa arrivo quarta a pari punti con Reggina e Cremonese no…

Pubblicato il: 29/08/2023 – 14:12
di Mario Campanella
«Quel Cosenza meraviglioso che non andò in A per l’onestà di Bruno Giorgi»

Ora che sono passati 34 anni e che reati e sanzioni sono prescritte lo possiamo dire. Quel Cosenza meraviglioso del 1988/89 che da neopromossa arrivo quarta a pari punti con Reggina e Cremonese non andò in serie A per colpa dell’allenatore migliore che abbia avuto: Bruno Giorgi. Più tardi spiegherò il perché. Quell’anno il Cosenza parti da neopromossa con una intelaiatura quasi identica a quella dell’anno precedente più due innesti: Venturin e Poggi dal Torino. Venturin sarebbe finito in nazionale insieme a Michele Padovano, vincitore della Champions e della intercontinentale con la Juventus.
Iniziamo in casa con il Genoa, che avrebbe vinto il campionato. Zero a zero.
Poi, tante incertezze, la sconfitta in casa contro la Cremonese per una geniale punizione di Chiorri e le dimissioni da presidente di Don Peppino Carratelli e l’arrivo di un suo parente, Antonio Serra. Sarà l’effetto Serra e scatterà contro la Reggina. Primi tempo 0-1, secondo tempo 3-1 con esordio tra gli amaranto di Orlando, che finirà in nazionale pure lui. Poi la vittoria a Monza con Gigi Simoni pararigori e poi un calcio magnifico. Mai più visto a Cosenza. Al punto che perdemmo una partita ad Udine 2-0 e uscimmo tra gli applausi del Friuli.
Io che amavo il mio Napoli di Diego e il mio Cosenza vedevo una sorte di Milan sacchiano. Urban, fantasista immenso, Denis , Lucchetti dotato di un piede fantastico.
Eppure se quel giorno a .. E si, giocavamo una partita in trasferta. Non dirò contro chi. Era stato concordato il pareggio. Poteva capitare allora nel calcio. Non c’erano soldi in mezzo ma solo la volontà di non fare danni. Ma Bruno Giorgi disse di no. Non avrebbe mai accettato. Non era nel suo codice etico. Perdemmo. E di brutto. A fine anno arrivammo quarti. Mi pare, e Dio mi fulmini se guardo Wikipedia, che Bari, Genoa, Udinese e Cremonese andarono in A. Quel Cosenza era una gioia per gli occhi. E Bruno Giorgi sarà sempre il mio profeta.

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