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dolore e impegno

“Le Giare”, il richiamo dell’arcivescovo Maniago: «Curiamo la nostra casa comune»

L’omaggio alle vittime dell’esondazione del Beltrame a Soverato. «Facciamo memoria per assumerci le nostre responsabilità»

Pubblicato il: 10/09/2023 – 11:08
“Le Giare”, il richiamo dell’arcivescovo Maniago: «Curiamo la nostra casa comune»

SOVERATO «Siamo qui non per rinnovare in una forma quasi masochistica un dolore, un dolore che per le famiglie e l’associazione  e la società civile è forte e rimane, ma siamo qui perché facendone memoria si possa guardare avanti con rinnovata speranza ma anche con rinnovata responsabilità e consapevolezza». Lo ha detto l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, monsignor Claudio Maniago, nella cerimonia di commemorazione delle vittime dell’alluvione che nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2000 provocò l’esondazione del torrente Beltrame a Soverato, esondazione che travolse il camping “Le Giare” e causò la morte di 13 persone, in gran parte disabili e volontari dell’Unitalsi. «La consapevolezza – ha aggiunto monsignor Maniago – che è vero che la natura quando si scatena è ingovernabile, ma è anche vero che la natura, il Creato – come ci ricorda continuamente Papa Francesco – è una casa comune e come tutte le case vanno curate, vanno tenute in ordine se vogliamo che in esse si trovi accoglienza e si possa vivere serenamente godendone. Noi vogliamo in questo momento di memoria assumere ancora una volta di più la nostra responsabilità personale, certo quella delle istituzioni tutte ma anzitutto personale, la responsabilità di chi, ognuno di noi, nel suo piccolo può dare il proprio contributo affinché questa casa, che è una casa di tutti, possa essere una casa accogliente e mai una casa che possa offrire violenza o addirittura morte». Molta commozione, come ogni anno, all’omaggio delle tredici vittime, in gran parte di Catanzaro, i cui nomi sono stati letti dal sindaco di Soverato, Daniele Vacca:  A perdere la vita in quella drammatica notte furono Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e infine Vinicio Caliò, il custode del camping, il cui corpo non è mai stato ritrovato.  Tra i presenti alla commemorazione i familiari delle vittitme, il prefetto Enrico Ricci, i rappresentanti dell’amministrazione  comunale di Catanzaro, tra questi il vicesindaco Giusi Iemma, i rappresentanti della Provincia e i vertici delle forze dell’ordine. (redazione@corrieredellacalabria.it)

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