RENDE (CS) Si è svolta nei giorni scorsi nei locali attuali dell’Auser, in via Panagulis, l’assemblea dei soci del Circolo di Rende. Sono intervenuti numerosi soci e persone che seguono con apprensione la difficile e controversa questione dello sfratto intimato dai Commissari dell’amministrazione comunale. Elena Hoo, presidente del circolo ha dettagliatamente informato sullo stato dell’arte, che vede al primo posto «l’ineludibile problema della mancata assegnazione di una sede per poter continuare le attività sociali e culturali a favore della collettività».
L’assemblea ha espresso «grande rammarico» per il passo indietro fatto dai Commissari e per l’alternativa proposta di contrada Dattoli: «Zona molto periferica e poco servita assolutamente inidonea per politiche inclusive rivolte agli anziani», è stato detto. Ha ribadito la necessità della mobilitazione «fin quando non venga proposta una soluzione adeguata alle attività quotidiane del circolo».
L’assemblea ha poi ribadito l’opportunità di non interrompere il rapporto di collaborazione con l’attuale gestione commissariale che comunque ha riconosciuto i meriti dell’associazione nelle sue pratiche di politica attiva rivolta agli anziani del territorio, come del resto confermato da autorevoli rappresentanti delle forze politiche, del mondo associativo e della stampa locale, ma ha rivendicato con forza il diritto ad avere servizi di prossimità. Si è deciso di «presidiare la sede sensibilizzando anche l’opinione pubblica e tenendo alta l’attenzione della stampa e della rete associativa sulla nostra attuale situazione di incertezza; inoltre di organizzare momenti di visibilità sul territorio per informare i cittadini».
La prima iniziativa sarà giovedì 14 settembre alle ore 8,30 nello spazio esterno della sede, dove si svolgerà un flash mob «come azione dimostrativa del nostro esserci e dei nostri diritti». A giorni sarà poi organizzata un’altra iniziativa pubblica, aperta a tutti, di confronto «sulla condizione degli anziani e sulle politiche sociali che in una città civile e sostenibile devono essere adottate senza più alcun rinvio» si legge in una nota dell’Auser.
Verranno coinvolte le forze politiche e sociali a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. «L’attenzione alla condizione degli anziani deve uscire dalla declamazione retorica dei diritti e diventare pratica attiva quotidiana nell’agire delle istituzioni».
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