«Reddito sproporzionato», sigilli ai beni di un plurindagato calabrese nel Livornese
Le fiamme gialle hanno sequestrato immobili per un valore di 500mila euro. Sono riconducibili a Michelangelo Fedele

LIVORNO Sequestrati cinque immobili, tra abitazioni, garage e fondi commerciali, tutti in provincia di Livorno, tra Castagneto Carducci e Campiglia Marittima, per un valore di circa 500mila euro da parte della guardia di finanza del comando provinciale di Firenze. I beni, spiegano le fiamme gialle, sarebbero riconducibili a Michelangelo Fedele, calabrese classe ’45 residente in provincia di Livorno ed acquistati tra il 1976, 1997 e 1999, ovvero «nel periodo della sua pericolosità».
Le motivazioni
Alla base dell’ordinanza, fa sapere la Gdf, il «profilo soggettivo» dell’uomo, gravato sin dal 1967 da plurime denunce e condanne per usura, falsificazione di monete, ricettazione, estorsione, lesioni personali, sequestro di persona e violenza privata, detenzione e porto abusivo d’armi e la sproporzione del suo patrimonio, direttamente e impartite nella sua disponibilità, accumulato in decenni di attività, rispetto alla capacità di reddito. Alla misura adottata dal Tribunale potrà seguire la confisca del patrimonio, all’esito del procedimento nel quale Fedele potrà dimostrare che i beni sono di legittima provenienza o che non poteva disporne direttamente o passare.
I finanzieri, coordinati dal procuratore della Repubblica di Livorno, hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Firenze, provvedimento che costituisce un’estensione del sequestro eseguito dalle stesse Fiamme gialle lo scorso 25 maggio. Il nuovo sequestro, si spiega, è frutto degli ulteriori accertamenti svolti dal Gico del nucleo di Polizia economico-finanziaria di Firenze a seguito a seguito dell’immissione in possesso degli immobili a favore degli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Firenze. (Ansa)