VERONA Il Tribunale di Verona ha assolto, perché il fatto non sussiste, un referente della ‘ndrangheta in provincia di Verona, Domenico Multari, 63 anni, dal reato di falso e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, per aver ottenuto l’indennità Naspi legata a un rapporto di lavoro con una società locale. Lo riporta oggi il Corriere di Verona. Multari, residente a Zimella (Verona), è già stato condannato in via definitiva a 7 anni e dieci mesi di reclusione in quanto ritenuto il referente della ‘ndrina Grande Aracri di Crotone, che controllava un territorio ai confini fra l’area Berica e il Basso Veronese. Nel processo di Verona il pm aveva chiesto una condanna a 10 mesi, per aver attestato un rapporto di lavoro inesistente con la società “Sfakinais srl”, ottenendo un importo complessivo di 12.320 euro, pari agli assegni di disoccupazione dal 13 luglio 2018 al 27 gennaio 2019, poco prima di essere arrestato in un blitz antimafia del febbraio 2019. (Ansa)
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