Fuksas: «Il Ponte sullo Stretto? Un dramma nazionale»

ROMA «Quello del Ponte è un dramma nazionale. Serve per vincere le campagne elettorali, ogni tanto. È una cosa straordinaria lavorare a un progetto di questo tipo. C’è però una piccola difficoltà che è quella del collegamento a terra sia in Sicilia sia a Reggio Calabria. Questo aspetto è quello che a me piacerebbe seguire. Il rapporto con il territorio è la cosa più interessante». Lo dice in una intervista a La Stampa il noto architetto e designer italiano Massimiliano Fuksas.
Fuksas nell’intervista di sostenibilità. «Il problema – afferma – è che la sostenibilità non è il fotovoltaico che ogni giorno diventa più vecchio. Ogni volta che viene installato è già obsoleto. Ci sono sistemi più avanzati. Per esempio nano paste, un brevetto tedesco basato sulle nanotecnologie che può essere studiato e approfondito. Offre il grande vantaggio di produrre una quantità di energia enormemente superiore a quella generata dal fotovoltaico. Poi c’è un’altra cosa: io sono un grande fan dell’idrogeno. Però la scissione dell’acqua costa moltissimo e quindi l’idrogeno se lo possono permettere soltanto Paesi che hanno un costo energetico molto basso per esempio il solare. Questa è una cosa estremamente interessante. In ogni caso è importante che gli edifici diventino produttori di energia e non devono solo essere bassi consumatori di energia».