COSENZA Decine di studenti e docenti del Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza sono scesi in piazza questa mattina per protestare contro l’ormai imminente approvazione del piano di ridimensionamento scolastico che prevede l’accorpamento di tutte scuole con meno di 900 alunni per il prossimo anno scolastico. Una protesta che si sta espandendo da giorni in tutta la regione e che oggi è arrivata anche a Cosenza in piazza XV Marzo, di fronte il Palazzo della Provincia. Cori, slogan e un messaggio chiaro scritto su uno stendardo: “Dal 1861 è la storia di Cosenza, difendiamo il nostro Telesio”. Alunni e docenti sono stati impegnati in una staffetta di letture e lezioni in piazza sul senso ed il valore della classicità.
«Sarebbe un errore accorpare il liceo classico Telesio al convitto, è uno dei simboli della cultura nel centro storico». Così il presidente della Commissione Cultura, Mimmo Frammartino, di ritorno dalla partecipazione alla manifestazione di stamattina in piazza Prefettura. Frammartino – che a palazzo dei Bruzi partecipava alla presentazione del dossier Capitale italiana della cultura 2026 – ha annunciato che lunedì riceverà una delegazione dello storico liceo cosentino nella commissione da lui presieduta.
«Una scuola autonoma – recitava la nota di presentazione della manifestazione – con un proprio dirigente scolastico e un proprio personale amministrativo ed educativo, presenti tutti i giorni per dare risposte tempestive ed efficaci ad una popolazione studentesca consistente e ad un territorio vasto che vede da sempre nel Bernardino Telesio un riferimento certo per i valori e la storia che lo rappresentano. La perdita dell’autonomia come scuola comporterebbe la perdita dell’eccellenza a livello locale e nazionale, di identità, nonché notevoli difficoltà organizzative e didattiche e l’inevitabile impoverimento dell’offerta formativa». (f.v., euf)
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