LAMEZIA TERME Ha compiuto venti anni da poco. Il festival d’Autunno è uno degli eventi più attesi in Calabria: mette insieme un cartellone di qualità dando spazio alla musica, alla danza ed al teatro. Venti anni per promuovere l’immagine più bella della nostra regione e generare un indotto economico per tutto il territorio catanzarese, e non solo. Quest’anno, l’edizione 2023 curata da Antonietta Santacroce vanta 25 spettacoli con artisti nazionali e internazionali e una proposta che include jazz, pop, rock, lirica, classica, flamenco, danza classica e contemporanea, pièces teatrali drammatiche e comiche, circo teatrale, spettacoli d’autore, importanti prime nazionali e produzioni originali. «I cartelloni delle ultime edizioni sono stati il punto di arrivo di un percorso iniziato nel 2003, quando il Festival d’autunno nacque come Festival barocco», racconta la direttrice artistica nel corso di In Primo Piano, rubrica di approfondimento in onda su L’altro Corriere Tv (canale 75 dtt). «Da quando siamo diventati un festival riconosciuto dal Ministero come multidisciplinare abbiamo aggiunto e potenziato anche la parte dedicata al teatro e alla danza e oggi offriamo un cartellone vastissimo considerando i 25 spettacoli portati in scena in soli tre mesi». «La finalità del festival – aggiunge Santacroce – è di offrire un contribuito utile a migliorare l’offerta culturale della nostra regione: abbiamo sempre avuto un pubblico proveniente da tutta la Calabria».
«E’ il ventennale organizzato dall’associazione Donne in Arte che promuove, in primis, le donne artiste e che rappresentano l’universo femminile. Mi sembrava una scelta azzeccata festeggiare insieme il ventennale del Festival con artiste come Loredana Bertè, Patti Pravo e Carmen Consoli, che rappresenta forse il lato più dolce delle donne». Carmen Consoli si è esibita sul palco del Teatro Politeama di Catanzaro insieme a due musicisti. «La sua voce e sua chitarra e poi il violinista e l’altro chitarrista che si alternava con il basso, hanno creato una dimensione molto intima».
Nell’edizione 2023 del Festival d’Autunno anche una novità assoluta: l’inserimento nel cartellone degli eventi di uno spettacolo con protagonista il comico romano Maurizio Battista. «Battista è il comico del momento e non era mai venuto in Calabria prima, è andato sold-out. Ha dato una versione del tutto personale dell’amore in uno spettacolo che partiva dalla situazione familiare con un flashback sugli anni ’50. Un’analisi con una vena decisamente comica del rapporto moglie-marito rispetto alle coppie di oggi. Uno spettacolo quasi amarcord durata oltre tre ore e decisamente apprezzato dal pubblico».
Tra gli spettacoli più apprezzati dal pubblico, trova spazio Remo Anzovino con “Don’t forget to fly”, il concerto del compositore e pianista “emozionale”. Considerato uno dei più originali e innovativi compositori in circolazione (qui l’intervista del Corriere della Calabria) Anzovino si è esibito nel Chiostro del San Giovanni. «Stiamo organizzando per il prossimo anno una produzione originale proprio con Anzovino», confessa Santacroce. Che aggiunge: «Quello delle produzioni originali è un must per il nostro Festival che ha l’ambizione di andare oltre i confini regionali. Lo scorso anno abbiamo realizzato una produzione insieme a Luca Ward: un viaggio dell’uomo nel corso dei secoli, è stata una produzione molto interessante curato dal regista Carlos Branca.
Maurizio Battista e Remo Anzovino si sono esibiti per la prima volta in Calabria, grazie al Festival d’Autunno. Che celebra un ritorno sulla scena calabrese di un attore catanzarese doc come Francesco Colella. Protagonista della serie successo “The Good Mothers“, Colella si esibirà per la prima volta al Politeama. «Sarà anche tra i protagonisti del Gattopardo di Netflix. Ha proposto questa sua produzione e sarà una prima nazionale “le Metamorfosi di Apuleio”.
Il 10 novembre 2023, a Catanzaro arrivano gli “Elii”. Lo spettacolo di Elio e le storie tese arriva per la prima volta in Calabria. «Siamo molto contenti di avere queste esclusive, è un concerto fortissimo che unisce le loro canzoni più celebri con la satira». «Venite a teatro», chiosa Santacroce. (f.b.)
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