COSENZA Procede a rilento il processo per la morte di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto a Roseto Capo Spulico il 18 novembre 1989. Oggi, dopo una pausa di venti giorni dall’ultima udienza, sarebbero dovute iniziare le escussioni dei testimoni della difesa ma il dibattimento, a sorpresa, è saltato. L’avvocato dell’unica imputata Isabella Internò per concorso in omicidio (assente in aula, mentre era presente Donata Bergamini insieme all’avvocato Alessandra Pisa) coadiuvato da Pasquale Marzocchi, ha comunicato alla presidente della Corte Paola Lucente che i testi di giornata Andrea Toschi e Alfredo Iuliano non si sarebbero presentati. In entrambi i casi non è stata chiarissima la causa delle rispettive assenze. Nel caso di Toschi (dopo la morte di Bergamini primo legale di parte civile della famiglia Bergamini), pur sottolineando la volontà del collega di presentarsi in udienza, Pugliese ha parlato prima di impedimento legato a problemi di salute e poi di problemi familiari mentre nel caso di Iuliano (giornalista e padre dell’ex calciatore della Juventus Mark), ha evidenziato come lo stesso abbia due residenze, una in provincia di Cosenza e l’altra fuori regione e potrebbe non aver ricevuto in tempo l’avviso di convocazione per l’udienza odierna. Un imprevisto che ha indispettito non poco la presidente Lucente e i legali di parte civile che sono arrivati a Cosenza da Ferrara.
Dopo una breve camera di consiglio, sono state fissate le date delle prossime udienze e Lucente ha imposto all’avvocato Pugliese la presentazione di una lista dei prossimi testimoni entro e non oltre il 25 ottobre. Il 30 ottobre toccherà (si spera) all’avvocato Foschi e al professor Francesco Maria Avato che nel gennaio del 1990 eseguì l’autopsia sul corpo di Bergamini su delega della Procura di Castrovillari (quando emersero alcuni dubbi sulla tesi del suicidio del calciatore). (fra.vel.)
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