CATANZARO «La norma che cancella la sospensione delle procedure esecutive in sanità l’ho proposta io tramite ovviamente qualche parlamentare, insieme alla norma che prevede la proroga del Decreto Calabria e prevede la possibilità di utilizzare in deroga alle regole che riguardano l’edilizia sanitaria 58 milioni disposti dal provvedimento». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nel corso del suo intervento in Consiglio regionale al dibattito sull’assestamento del bilancio, con riferimento ai temi della sanità. «Sono 58 milioni importanti perché – ha spiegato Occhiuto – ci danno la possibilità di velocizzare le procedure di adeguamento dei progetti relativi ai grandi ospedali che vorrei ricordare per inciso giacevano da 30 anni e solo in questi due anni hanno avuto una progressione significativa. In particolare queste risorse serviranno per l’ospedale della Sibaritide che altrimenti rischiava di arenarsi».
Occhiuto ha sostenuto che quella che elimina lo stop ai pignoramenti in sanità «quindi è una norma che abbiamo proposto noi perché siamo perfettamente coscienti della circostanza che il debito accertato al 2020 è stato già pagato dalle Asp e dalle aziende ospedaliere più o meno nella percentuale del 40 per cento. Il 40 per cento perché una parte di questo debito va verificato se ha titolo di essere pagato o meno, perché circa 200 milioni – ora vado a mente, sono cifre che poi potrei fornirvi in maggiore dettaglio – sono riferiti all’extrabudget delle cliniche private, e non sta scritto da nessuna parte che noi l’extrabudget lo paghiamo. Rispetto all’extrabudget, se decidiamo di non pagarlo ci sottoponiamo anche a eventuali azioni legali che le aziende possono fare e che io giudicherei temerarie però noi abbiamo deciso di non pagare l’extrabudget. Il resto lo stiamo pagando tutto, anzi stiamo valutando anche i crediti dei cessionari. Nelle aziende sanitarie – ha rimarcato Occhiuto – è successo che molti creditori hanno ceduto il credito a cessionari e le aziende stanno facendo degli accordi con i cessionari per chiudere questo debito in tempi ragionevolmente brevi, io spero entro fine anno. Chiaramente va fatto con prudenza perché dobbiamo capire se il credito ceduto è un credito che aveva titolo a essere richiesto, se si tratta anche qui di extrabudget per quanto sia ceduto noi non lo paghiamo. Dobbiamo verificare – ha specificato il presidente della Regione – se il credito ceduto sia stato ceduto magari dopo averlo riscosso, perché questa è una regione dove ci sono stati doppi e tripli pagamenti. Lo stiamo facendo con grande attenzione, ma non siamo affatto preoccupati della cancellazione di quella previsione, che peraltro è una cancellazione che abbiamo richiesto noi perché abbiamo coscienza del fatto che vada ricostruita normalità anche alla gestione contabile della sanità». Occhiuto ha infine evidenziato: «Quando io ho preso in mano la sanità calabrese questa veniva descritta a livello come una sanità nella quale c’era una contabilità orale: abbiamo chiuso i bilanci delle aziende, abbiamo fatto un lavoro – che stiamo cercando di concludere nel più breve tempo possibile – sulla circolarizzazione. Quindi nessuna preoccupazione, ma – ha concluso il presidente della Regione – tantissima doverosa prudenza». (c. a.)
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