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Blitz ambientalisti in 5 città, acque colorate di verde

Azione di “Extinction Rebellion” su Canal Grande, Tevere, Po e Navigli

Pubblicato il: 09/12/2023 – 19:22
Blitz ambientalisti in 5 città, acque colorate di verde

ROMA Le acque che all’improvviso diventano verdi, il colore degli ecologisti. E così da Roma a Milano, da Venezia a Torino a Bologna gli attivisti di “Extinction Rebellion” hanno dato vita a un blitz ambientalista per denunciare «l’ennesimo fallimento politico della Cop28 e dei governi mondiali nel contrastare la crisi climatica e la sesta estinzione di massa». Nessun pericolo per le acque, si sono affrettati a dire gli eco-attivisti: «la sostanza utilizzata per tingere di verde è fluoresceina, un sale innocuo per le persone e per la flora e la fauna, usato da geologi, speleologi e anche da idraulici». A Venezia, mentre il Canal Grande cambiava colore, alcuni ambientalisti si sono calati con corde e imbragatura dal ponte di Rialto esponendo uno striscione con la scritta “Cop28: mentre il governo parla noi appesi a un filo”. Solo due giorni fa erano stati i giovani di Ultima Generazione a prendere di mira la Basilica di San Marco con un lancio di fango liquido misto a cioccolato. Non sono mancati attimi di tensione: mentre centinaia di turisti si accalcavano sulle rive del Canal Grande per fare foto e video dell’acqua verde, un uomo ha preso di mira i dimostranti di Extinction Rebellion condannando la forma di protesta e gridando «con voi altro che il fascismo ci vorrebbe».

Uno degli ambientalisti ha preso il megafono e ha risposto: «Il governo italiano ha lanciato un allarme rosso contro tutti gli attivisti climatici. Ci chiamano eco vandali e sapete come reagiamo? Fregandocene e venendo qui a lanciare il vero allarme. Venezia sarà una delle prime città al mondo a pagare le condizioni climatiche». Sul Canal Grande la circolazione è stata bloccata e sul posto sono arrivati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco per garantire la sicurezza durante la discesa dal ponte. Ventotto gli eco attivisti fermati e identificati per il blitz a Rialto e, fa sapere il Prefetto di Venezia Michele Di Bari, «non si esclude la possibilità di denuncia per interruzione di pubblico servizio». La presenza degli attivisti imbragati e sospesi dal ponte di Rialto ha infatti comportato lo stop della navigazione per un’ora e un quarto. A Milano a diventare verde sono stati i Navigli. Sul ponte Alda Merini è stata appesa la scritta “Il governo parla, la terra affonda”. Gli attivisti hanno anche inscenato una sorta di flash mob sdraiandosi a terra con addosso dei cartelli e hanno fatto affondare una casa di carta perché, hanno spiegato in una storia su Instagram, «stiamo letteralmente affondando». Anche il Tevere, a Roma, si è colorato di verde. Il blitz è avvenuto all’altezza dell’Isola Tiberina. «Respira e poi ribellati con noi», la scritta sui volantini distribuiti ai passanti incuriositi affacciati sui ponti che hanno scattato foto. A Bologna alcuni canotti sono stati rilasciati nel canale del Reno, noto come la “Piccola Venezia”, che passa in centro città e su cui si affaccia la famosa finestrella di via Piella, star di Instagram. Sulla riva del Guazzatoio, oggi aperta al pubblico, gli attivisti hanno atteso l’intervento delle forze dell’ordine con un piccolo presidio. L’ultima città ad essere stata presa di mira è Torino: una quindicina di attivisti ha raggiunto le rive del Po lungo i Murazzi e ha gettato la fluorescina per poi srotolare lo stesso striscione esposto a Milano dal ponte della Gran Madre. E anche qui gli attivisti hanno utilizzato una casetta di legno ancorata sul fiume, a rappresentare le conseguenze della crisi ecoclimatica. (Ansa)

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