ROMA Critiche dal centrosinistra allo stanziamento di risorse della Finanziaria per il Ponte sullo Stretto. Sul sentiero di guerra soprattutto il Pd e il Movimento 5 Stelle. «Ponte forse, ma intanto scippano risorse a Sicilia e Calabria! Ecco svelato il bluff di Meloni, Salvini & Co. che dopo mesi di propaganda, riesumando progetti anacronistici e società decotte senza mai dire da dove intendevano pescare le ingenti risorse necessarie, oggi con un emendamento getta definitivamente la maschera»: così il segretario del Pd Sicilia e capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo. «Questi signori – prosegue Barbagallo – pensano di potere realizzare un’opera di interesse nazionale rimodulando i fondi di coesione per Sicilia e Calabria e riducendo gli oneri a carico dello Stato. Un autentico furto per Calabria e Sicilia che già erano state penalizzate dalla revisione del Pnrr, con l’esclusione di numerosi progetti che – bugiardamente aveva assicurato il governo– sarebbero stati garantiti dallo stesso Fsc. Il più classico dei giochi delle tre carte o, per usare espressioni più care alla cultura di questo governo, una riedizione della storiella dei carri armati di Mussolini». Per Laura Ferrara, europarlamentare M5S, «Giorgia Meloni agisce come lo sceriffo di Nottingham che ruba ai poveri per dare ai ricchi. Finanziare il Ponte sullo Stretto e tutte le lobby che ruotano intorno a questo progetto con i fondi di coesione che dovrebbero eliminare le disparità territoriali fra i territori europei e sostenere l’occupazione e la crescita è pura follia. Il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto, se ha un minimo di dignità politica e indipendenza di giudizio, si ribelli a questo scippo ai cittadini calabresi». Rincara la dose su X la senatrice M5S Barbara Floridia: «Finalmente è arrivato in commissione l’emendamento di Salvini che spiega come e dove verranno presi i soldi per il Ponte sullo Stretto. Bene, sapete cosa c’è scritto? Che verranno utilizzati 1,6 miliardi di euro del Fondo di Coesione destinati alla Sicilia e alla Calabria. Avete capito bene: il Ponte – scrive Floridia – lo pagano i siciliani e i calabresi con i soldi che dovevano servire per affrontare problemi come quello dei rifiuti, del settore idrico e dei trasporti e che invece serviranno solo per permettere a Salvini di fare propaganda in vista delle Europee».
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