CATANZARO «L’indirizzo dato agli uffici da parte del presidente per la stesura del bilancio 2024-2026 è stato quello di predisporre un documento contabile improntato al principio della prudenza, al fine di tutelare gli equilibri di bilancio, far fronte ad obblighi di legge imposti dal Governo centrale, in linea con quanto già indicato nel Documento di Economia e Finanza, confermare gli stanziamenti già previsti per le leggi regionali di maggiore importanza (Lsu, politiche sociali, precariato, trasporti, forestazione, etc.)». E’ questa la “filosofia” del Bilancio di previsione della Regione Calabria per il 2024-26: approvato dalla Giunta regionale nella seduta dell’Immacolata per come anticipato dal Corriere della Calabria (leggi qui), il documento contabile passa ora all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva, prevista entro Natale.
Nella relazione al documento da parte della Giunta Occhiuto si specifica che «le previsioni di bilancio sono state formulate avendo come obiettivo prioritario la necessità della salvaguardia degli equilibri di bilancio, dei principi contabili vigenti e dello stato di attuazione della programmazione nazionale e comunitaria». Un po’ di numeri: «Il bilancio di competenza effettivo della Regione per l’anno 2024, al netto delle contabilità speciali, della anticipazione di cassa e del fondo pluriennale vincolato, ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi di euro. Tuttavia – riporta la relazione – tali importi afferiscono in gran parte a risorse a destinazione vincolata, vale a dire somme il cui utilizzo può aver luogo solo per finalità stabilite da altri decisori istituzionali o con questi concordate. Rientrano in tale ambito le risorse destinate al finanziamento del servizio sanitario regionale (4,37 miliardi di euro circa; 67,3%), quelle destinate all’attuazione dei programmi comunitari Por e Pac (124,9 milioni di euro; 1,9%), le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (442,6 milioni di euro; 6,8%), nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato (718 milioni di euro; 11%). Nei fondi statali – si legge ancora nella relazione – sono ricomprese le risorse Pnrr per 221,7 5 milioni, cui si aggiungono ulteriori 96,5 milioni conteggiati nel perimetro sanitario. Le entrate per mutui (47,4 milioni di euro; 0,7%) sono relative al cofinanziamento a carico del bilancio regionale dei Programmi comunitari Pr Calabria Fesr 21-27, Csr 23-27, Feampa 21-27 e Pac 14-20. Nel merito occorre segnalare che nelle annualità 2024 e successive non sono ancora inserite le previsioni, molto consistenti, della nuova programmazione Pr 21-27 e Psc21-27, che costituiscono una nuova e grande opportunità per affrontare e risolvere, in tutto o in parte, i problemi che affliggono da tempo l’economia regionale». «Le entrate libere da vincoli da destinare a finalità autonomamente definite dalla Regione ammontano, invece, a circa 779,4 milioni di euro, pari al 12% circa delle risorse attualmente iscritte in bilancio», rimarca la Giunta regionale.
La relazione quindi annota: «Il bilancio della Regione nella parte spesa vale circa 6,5 miliardi di euro, al netto delle contabilità speciali, delle anticipazioni di liquidità, del fondo pluriennale vincolato e dell’anticipazione di cassa. La distribuzione rispetto al vincolo non rispecchia in maniera speculare i valori evidenziati nella parte entrata, in ragione dell’incidenza del Fondo pluriennale vincolato. Si evince, pertanto, che il 67,3% circa è rappresentato da spese per la sanità. Le risorse per investimenti (Por e Fas) rappresentano l’8,7% circa del bilancio di competenza, mentre il 12% circa riguarda altri fondi a destinazione vincolata. La spesa finanziata nel 2024 con risorse autonome rappresenta poco meno del 12% della spesa complessiva in termini di competenza totale». (a.cantisani@corrierecal.it)
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