LAMEZIA TERME Aeroplani di carta atterrano direttamente sul divano dell’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini. Il numero uno della società aeroportuale calabrese risponde «al volo» a delle domande sulla gestione degli scali. Sul profilo ufficiale Instagram della società, il manager veronese in abito gessato e sneakers bianche cede al fascino del “Milanese imbruttito” e si esibisce in un one man show. «La mente brillante dietro la rivoluzionaria rimodernizzazione degli aeroporti calabresi» – si legge nel post che accompagna il breve video dove annuncia le tre priorità del suo mandato: «Uno, il nuovo aeroporto di Lamezia; due, il nuovo aeroporto di Reggio Calabria; Tre, il miglioramento dell’aeroporto di Crotone». La seconda domanda è scivolosa e, infatti, Franchini manca la presa dell’aeroplanino di carta. Tra le sfide, qual è la più facile e qual è la più difficile da superare? «La più facile non esiste, non sarei qui se ci fossero sfide facili. Quella più difficile è di riportare l’orgoglio in tutti i collaboratori che appartengono ad un’azienda fondamentale e determinante per lo sviluppo di questa regione». Ultimo quesito. Tre parole per descrivere l’esperienza Sacal: «Sole, cuore e speranza. E amore anche» – sorride il manager. Che poi conclude: «Sfidante, stimolante, entusiasmante. Queste sono le tre parole». (redazione@corrierecal.it)
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