SIDERNO All’ordine del giorno e oggetto di discussione tanti punti che accomunano tutti e 42 i comuni della Locride: sanità, erosione costiera, dissesto idrogeologico e infine promozione culturale sono stati gli argomenti trattati nel corso dell’Assemblea dell’Associazione dei Comuni della Locride che si è svolta nel pomeriggio di ieri nella sala consiliare del comune di Siderno. Presenti 18 comuni ad una riunione che poteva (e doveva) essere sicuramente più partecipata, considerando l’importanza dei temi discussi.
Il confronto è partito dal tema caldo della sanità, nella sua relazione il sindaco di Siderno Mariateresa Fragomeni ha parlato dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi a Reggio Calabria che ha visto al centro la questione sanità della Locride e l’ospedale di Locri e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, l’assessore regionale Giovanni Calabrese, il direttore generale dell’Asp Lucia Di Furia, il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà. Mancanza di servizi come conseguenza della mancanza di personale i maggiori problemi riscontrati. «A questo incontro, durante il quale abbiamo discusso dei problemi principali del nostro territorio, ne seguiranno altri», ha assicurato Fragomeni.
«La sanità è un problema serio che va affrontato con una certa determinazione», ha sottolineato nel corso del suo intervento il sindaco di Stilo Giorgio Tropeano, che ha rimarcato: «Nella Vallato dello Stilaro il diritto alla salute è davvero compromesso, ma non dobbiamo farci prendere dal senso di rassegnazione. Dobbiamo capire che le problematiche vanno affrontate in modo serio, ma è bene che ci sia una partecipazione più attiva».
Si è detto «non completamente soddisfatto» dei temi trattati in materia sanità, il sindaco di Platì Rosario Sergi, che ha chiesto «maggiore attenzione sull’alta incidenza di tumori nel territorio che va da Platì a Brancaleone, si registra il 25% in più, un dato sanitario che va ad impattare sul territorio e sul quale pretendiamo risposte da chi di competenza», ha detto il primo cittadino all’Assemblea, che si è impegnata ad accogliere la richiesta portando la questione all’attenzione regionale.
Sul tema dell’erosione costiera a relazione l’assessore Antonella Caraffa, delegata per il comune di Caulonia. «E’ una piaga che tutto il nostro litorale sta vivendo in modo molto importante. Quello che a noi comuni manca è un intervento omogeneo, riuscire a fare squadra», ha detto Caraffa che ha poi posto l’attenzione sul porto di Roccella Jonica e su eventuali lavori che potrebbero interessare l’infrastruttura: «Quello che riguarda il porto di Roccella Jonica non riguarda solo il porto ma tutto il territorio, poiché rappresenta uno squilibrio, le conseguenze si riverberano in tutta la costa. Vorremmo essere informati rispetto a quello che verrà realizzato su tutta la costa. L’erosione non dipende solo dalla costa ma anche dalle fiumare, ma è pur vero che una cementificazione così selvaggia ha le sue conseguenze. Ed è così che stiamo perdendo pezzi di territorio anno dopo anno».
«Di anno in anno c’è un deterioramento delle spiagge», ha rimarcato il sindaco di Siderno Fragomeni, che ha poi spiegato: «Il territorio che va da Caulonia ad Africo è oggetto di studio da parte di un gruppo di progettisti che stanno elaborando dati e studi per cercare di contrastare il fenomeno. Siderno e Africo sono i territori a maggior rischio erosione, ma ancora non c’è lo studio completo», ha detto Fragomeni che infine ha lanciato l’allarme: «Fra 30 anni non avremo più coste».
Per il sindaco di Platì si tratta di «un problema che parte dalla montagna, per la sovrabbondanza di materiale che a causa degli ostacoli che incontra non riesce ad arrivare a valle. Dobbiamo porre l’attenzione in modo organico su tutto il territorio».
L’attenzione si è poi spostata sull’ultimo punto all’ordine del giorno che nasce dalla richiesta avanzata dal sindaco di San Luca Bruno Bartolo (ieri assente) a seguito di alcuni servizi giornalistici che – ha spiegato il presidente dell’AssoComuni e sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano – «hanno visto raccontare il comune di San Luca e tutto il territorio della Locride in maniera diversa da quello che effettivamente è. I problemi ci sono, li conosciamo tutti, sono problemi atavici, che nessuno vuole nascondere, però accanto a questi problemi riteniamo che i nostri territori abbiano delle risorse importanti, paesaggistiche, storiche, culturali che bisogna promuovere. Vogliamo far vedere il vero volto della Locride», ha concluso Maesano. «Vogliamo dimostrare – ha rimarcato il presidente del Comitato e sindaco di Martone Giorgio Imperitura – che questo territorio ha uomini, capacità e mezzi per farsi una pubblicità positiva, per dare un cambio di immagine del territorio». (m.ripolo@corrierecal.it)
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