CATANZARO «Il primo dicembre avevamo anticipato la fuga di Tim ed Enel dalla Calabria. Quello che sta avvenendo con i 400 lavoratori di Abramo ci conferma le nostre preoccupazioni. Se governo nazionale e regionale non intervengono continuerà la desertificazione della Calabria. Su politiche di sviluppo e lavoro, politiche sanitarie, politiche industriali e infrastrutturali non ci siamo. Urge un tavolo di crisi su lavoro e precariato, altrimenti si rischia l’implosione e il conflitto sociale». È quanto afferma in un post social Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria.
«Le amministrazioni regionali e comunali – continua Sposato – devono avere più responsabilità sui lavoratori precari, a partire dai tirocinanti in inclusione sociale ed agli investimenti sui territori. Non si può agire pensando alle elezioni europee o amministrative. Il governo nazionale ha completamente abbandonato la Calabria».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x