‘Ndrangheta, operazione “Glicine”: torna in libertà Piero Talarico
Il classe ’64 di Catanzaro è accusato di concorso esterno per aver favorito il clan Megna di Papanice. La decisione è della Cassazione

CATANZARO Torna in libertà Piero Talarico (cl. ’64) di Catanzaro, finito agli arresti domiciliari in seguito all’operazione “Glicine” della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo, con l’accusa di concorso esterno alla cosca di ‘ndrangheta di Papanice. La decisione è della Corte di Cassazione che, accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore, Gregorio Viscomi, ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Tribunale della libertà, disponendone la scarcerazione.
L’accusa
Secondo quanto sostenuto dall’accusa, Talarico «vantando conoscenze presso le istituzioni sanitarie e politiche del catanzarese» si sarebbe proposto a condizionare l’assunzione concorsuale all’AO “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, di alcuni soggetti indicati da Mario Megna, nipote del presunto boss, Domenico Megna. (Gi. Cu.)