GIORDANIA Tre soldati americani morti e circa 35 feriti. È il tragico bilancio di un attacco subito da una base militare Usa in Giordania durante la scorsa notte. Alcuni droni avrebbero bypassato le misure di sicurezza statunitensi riuscendo a colpire la base Torre 22, situata nel nord est del paese, vicino al confine della Siria. Per il portavoce del governo di Amman, l’attacco sarebbe avvenuto su territorio siriano e non giordano. Si tratta delle prime vittime americane dall’inizio della guerra in Medioriente, episodio che rischia di aggravare ulteriormente la situazione della zona.
Dura la reazione di Joe Biden. Secondo il presidente americano a condurre l’attacco sarebbero stati «gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e Iraq». «Oggi il cuore dell’America è pesante» si legge in una nota di Biden. «La scorsa notte, tre militari statunitensi sono stati uccisi e molti sono stati feriti durante un attacco aereo senza pilota contro le nostre forze di stanza nel nord-est della Giordania, vicino al confine con la Siria». «Jill e io – prosegue – ci uniamo alle famiglie e agli amici dei nostri caduti, e agli americani in tutto il Paese, nel piangere la perdita di questi guerrieri in questo attacco spregevole e del tutto ingiusto».
«Questi soldati – ha continuato Biden – incarnavano il meglio della nostra nazione: incrollabili nel loro coraggio. Inflessibili nel loro dovere. Intransigenti nel loro impegno nei confronti del nostro Paese, mettendo a rischio la propria sicurezza per quella dei loro connazionali e dei nostri alleati e partner con i quali combattiamo il terrorismo». Il presidente americano ha assicurato una dura risposta da parte dell’esercito Usa. «È una lotta che non cesseremo». Da Biden la promessa di «perseguire i responsabili nei tempi e nei modi che sceglieremo». «Insieme – ha detto – manterremo il sacro obbligo che abbiamo nei confronti delle loro famiglie. Ci sforzeremo di essere degni del loro onore e valore».
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