COSENZA Un appuntamento unico per Cosenza e il Cosenza, la sua gente, i suoi tifosi. Per una data che si inserisce nel contesto degli spettacoli de “La voce del pallone”, con Francesco Repice.
Niente avvicina a uno sport più dei successi ottenuti dai suoi protagonisti. A Cosenza, negli anni Ottanta, quando il calcio italiano era davvero “il più bello del mondo”, è accaduto il contrario: sono stati i tifosi, in periodo difficile e cruento per la città, a recuperare le proprie radici e “creare” la squadra. E a farlo attorno a due uomini: Otto e Nove. Due numeri “magici” che hanno accarezzato il sogno della serie A. E che, ancora oggi, raccontano molto più delle maglie a lungo indossate da Denis Bergamini e Gigi Marulla. Storie potenti e romantiche che prendono forma, per la prima volta assieme, nella voce inconfondibile di Francesco Repice. Aiutato da chi quelle emozioni le ha vissute in prima persona, il giornalista Rai di Tutto il calcio minuto per minuto ripercorrerà successi e trionfi accarezzati, fallimenti e sconfitte. E ancora oltre. Perché, attraverso Otto e Nove, quella storia continua a vivere. Dopo quasi trent’anni di radiocronache che hanno emozionato intere generazioni, Repice porta in scena nella sua città natale uno spettacolo dedicato alla storia popolare del calcio: OTTO E NOVE (fora maluacchiu). Una data unica, mercoledì 28 febbraio alle 21.00 al teatro Rendano.
Il testo, liberamente ispirato al romanzo “Lontano da me” di Andrea Marotta, è stato scritto anche dallo stesso Repice e da Francesco La Luna. La regia è di Matteo Corfiati.
(redazione@corrierecal.it)
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