COSENZA Da Zarate ad Antonucci il passo non è breve e la differenza è notevole. Senza nulla togliere all’ex asso argentino di Lazio e Inter, arrivato nel gennaio 2023 a Cosenza a 35 anni suonati e una condizione fisica tutt’altro che edificante. Dopo poche partite Zarate si infortunò gravemente, abbandonando di fatto la nave rossoblù, in quel momento lasciata sola in aperta tempesta. A distanza di un anno, la strategia di mercato del direttore sportivo del Cosenza Roberto Gemmi è cambiata in modo evidente. Antonucci, ex talento del vivaio della Roma con presenza in serie A e Champions League e, soprattutto, con dieci anni in meno di Zarate da portare a spasso, è uno di quei calciatori che in serie B, se vuole e sta bene mentalmente e fisicamente, può fare la differenza come pochi. Gli undici gol realizzati l’anno scorso a Cittadella per un calciatore con caratteristiche non proprio da prima punta, lo confermano. Difficile capire al momento cosa sia andato storto dall’estate scorsa in poi, quando lo Spezia lo ha prelevato dalla Roma a titolo definitivo dopo tre anni trascorsi da Antonucci in vari club senza lasciare troppo il segno (Cittadella a parte). In Liguria l’attaccante è stato utilizzato 19 volte realizzando una sola rete. Insomma, una delusione. Ora per lui arriva questa nuova avventura in riva al Crati. Di riscatto e di rilancio. Qualche addetto ai lavori, non solo bruzio, ha sentenziato che con Antonucci in campo il Cosenza può puntare seriamente a un posto nei playoff, gettando addoso al tecnico Fabio Caserta una responsabilità di non poco conto. Forse, al momento, il discorso appare azzardato ma, come si dice in questi casi: chi vivrà, vedrà. (f.v.)
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