Ultimo aggiornamento alle 23:22
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

l’infrastruttura che non c’è

La leggenda nera del Ponte sullo Stretto e «l’asse ‘ndranghetistico mafioso»

La corsa ai terreni di Villa San Giovanni – che avrebbero «ospitato la campata calabrese della struttura» – innesca la seconda guerra di ‘ndrangheta

Pubblicato il: 02/02/2024 – 10:21
di Fabio Benincasa
La leggenda nera del Ponte sullo Stretto e «l’asse ‘ndranghetistico mafioso»

REGGIO CALABRIA E’ un giovedì caldo del 10 agosto 2023, quando in un reel sul profilo Instagram del ministro Matteo Salvini compare un numero di Topolino dei primi anni Ottanta, con la copertina dedicata al ponte sullo Stretto di Messina. Il celebre fumetto dedicò un capitolo del fortunatissimo settimanale della Walt Disney alla realizzazione della imponente infrastruttura.

Il ministro riprende la copertina per ricordare come a distanza di oltre 40 anni, il progetto sia rimasto chiuso in un cassetto mentre grazie all’azione e all’inerzia del governo Meloni quella struttura potrebbe finalmente vedere la luce. Tuttavia, la storia narrata in quel numero di Topolino intitolata “Zio Paperone e il ponte di Messina non celebra il progetto anzi palesa tutte le difficoltà nel rendere concreta un’opera irrealizzabile. Sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto non aveva puntato solo Zio Paperone, sempre attento ai danari, ma anche la ‘ndrangheta. Inutile sottolineare quanto i milioni previsti per la realizzazione del progetto facciano gola alle cosche, ma il dato emerso nel corso di una intervista realizzata dal gruppo Gedi al saggista calabrese Enzo Ciconte disvela alcuni retroscena legati alla seconda guerra di mafia consumatasi a cavallo degli anni ’80 e ’90 a Reggio Calabria. Ad innescare la miccia, proprio la realizzazione del Ponte.

«De Stefano voleva mettere le mani sui terreni di Villa San Giovanni»

«Non mi ricordo di quando sentii parlare per la prima volta del Ponte, c’era sempre qualcuno a Reggio Calabria che ti parlava del progetto». Sulla realizzazione della mastodontica opera, secondo il saggista calabrese, «aleggia una leggenda nera, tutti quelli che vogliono farlo finiscono con il non realizzarlo». Ciconte compie un lungo flashback e porta indietro la memoria agli anni ’80. Mentre i disegnatori Disney immaginavano il numero speciale da dedicare al Ponte, la ‘ndrangheta fiutava l’affare miliardario. «Il premier di allora Bettino Craxi – racconta Ciconte – parla del progetto. E’ considerato un decisionista e i mafiosi lo prendono in parola». Come si arriva alla guerra di ‘ndrangheta. «Nel 1985 scoppia una bomba, Antonio Imerti detto “nano feroce” – uomo forte della ‘ndrangheta – si salva miracolosamente mentre altre tre persone perdono la vita. Tre giorni dopo quell’evento, Paolo De Stefano muore in un agguato ad Archi. Era la mente politica della criminalità organizzata calabrese». Questi due fatti determinano lo scoppio della seconda guerra di ‘ndrangheta. Che terminerà nel 1991, con un bilancio drammatico: 600 morti.

Enzo Ciconte

«Un ponte ‘ndranghetistico mafioso»

Il motivo principale alla base del feroce scontro tra la cosca Rosmini-Condello-Imerti e la famiglia rivale dei De Stefano-Tegano sarebbe proprio il ponte sullo Stretto. «Paolo de Stefano – racconta Ciconte – convinto dall’idea di Craxi decide di accaparrarsi i terreni dove poi sarebbe dovuta sorgere la campata calabrese del Ponte, quelli situati a Villa San Giovanni». «Imerti – continua il saggista – comandava su quelle terre, ma De Stefano voleva togliere di mezzo il rivale per ottenerne il controllo». Il progetto della realizzazione della infrastruttura naufragherà, la sanguinosa faida – invece – terminerà solo «quando interviene Cosa Nostra». I siciliani raggiungono Reggio Calabria e «le famiglie di ndrangheta si mettono d’accordo», insieme «creano un organismo unitario». Quello che Ciconte definisce «ponte ‘ndranghetistico mafioso». Nel 1991, si realizza «l’asse che ricompone le famiglie della ‘ndrangheta calabrese e di Cosa nostra».
(f.benincasa@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x