COSENZA Lo scorso 16 gennaio, la Corte di Cassazione francese si è pronunciata sull’estradizione di Edgardo Greco, ex membro della ‘ndrangheta arrestato a febbraio a Saint-Etienne (Qui la notizia). La massima corte francese ha motivato la sua decisione ammettendo il ricorso su un vizio procedurale legato alla composizione della camera d’inchiesta della Corte d’appello di Lione, eccepito dal legale di Greco, David Metaxas. Quest’ultimo ha chiesto l’immediato rilascio del suo assistito. Che potrebbe tornare in libertà. Nella prossima settimana, la Corte d’appello di Lione si pronuncerà in merito. Intanto, l’avvocato David Metaxas ha pubblicato un post sul social “X”, annunciando l’interesse di Netflix alla vicenda di Edgardo Greco, con la concreta possibilità di realizzare una serie tv sulla storia giudiziaria dell’ex latitante calabrese.
Edgardo Greco, viveva in Francia come pizzaiolo sotto falso nome (Paolo Dimitrio) dopo una condanna per duplice omicidio, si è sempre dichiarato innocente. La pena dell’ergastolo a carico di Greco si riferisce al duplice omicidio di Stefano Bartolomeo e Giuseppe Bartolomeo commesso a Cosenza il 5 gennaio 1991 e per il tentato omicidio di Emiliano Mosciaro avvenuto a Cosenza il 21 luglio 1991, maturato nell’ambito della guerra di mafia, fra la cosca sinteticamente definita “Pino-Sena e quella sinteticamente definita “Perna-Pranno”, che ha insanguinato il territorio cosentino nei primi anni 90.«Ero presente nel posto sbagliato al momento sbagliato», ha sostenuto in un’intervista rilasciata al quotidiano locale Actu Saint-Etienne. (f.b.)
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