CATANZARO Venerdì 23 febbraio, con due cerimonie conclusive verranno consegnate le 12 borse di studio, istituite in memoria di Salvatore Emmanuel Cucè agli studenti risultati vincitori in un progetto avente come tema la sicurezza sul lavoro: a darne notizia è Simone Celebre (nella foto), segretario generale Fillea Cgil Calabria.
La decisione di istituire le dodici borse di studio in ricordo del trentatreenne operaio di Roccabernarda fu presa e comunicata, nel corso del convegno “Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro: partiamo dalla scuola” che si tenne lo scorso mese di novembre, dai rappresentanti dell’associazione “Amici di Salvatore”, nata in ricordo di Salvatore Emmanuel Cucè, e dai rappresentanti della Fillea Cgil, il sindacato a cui Salvatore era iscritto. La prima cerimonia per la consegna delle borse di studio è in programma, per le 9 di venerdì, presso l’Auditorium del Liceo Classico di Santa Severina. La seconda cerimonia, prevista per le 11, si terrà presso la biblioteca della scuola secondaria di I° grado “A. Iaquinta” di Roccabernarda. A entrambe le manifestazioni saranno presenti, tra gli altri, Antonio Di Franco, della segreteria nazionale Fillea Cgil, Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Simone Celebre, segretario generale Fillea Cgil Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta Cz, Kr, Vv, e i rappresentanti dell’associazione “Amici di Salvatore”.
«Per la Fillea Cgil – spiega Celebre – le manifestazioni di venerdì vogliono essere un esempio di come la scuola possa collaborare al fine di focalizzare l’attenzione sui giovani e sulla loro formazione. La scuola svolge, nella società, una funzione fondamentale di promozione umana, favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità personale, forma il carattere, rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura della democrazia ed educa al futuro. La vita di ognuno di noi non è mai frutto del caso o di un destino, ma il risultato di una fatica e di un preciso percorso che coinvolge genitori, insegnanti, educatori ma anche tutti i membri delle comunità in cui viviamo. Con la consegna delle dodici Borse di Studio vogliamo ricordare soprattutto ai giovani, che la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro va nutrita e coltivata. Le manifestazioni di venerdì arrivano dopo lo sciopero nazionale di due ore proclamato dopo la strage sul lavoro avvenuta a Firenze con i 5 morti nel cantiere Esselunga e le recenti morti nei cantieri (più di 40 nei primi 15 giorni di febbraio). Ormai è provato che più lunga è la catena degli appalti più si risparmia sulla sicurezza e sul salario dei lavoratori: solo chi non è stato mai in un cantiere può affermare il contrario. L’ultimo subappaltatore del subappaltatore dell’appaltatore principale che ha contrattualizzato l’opera già con un forte ribasso per produrre un minimo di profitto non potrà che tagliare sulla sicurezza, sui controlli e sul salario dei lavoratori».
Secondo Celebre «servono cose concrete e noi chiediamo di procedere immediatamente a estendere le tutele e la normativa degli appalti pubblici a tutti quelli privati, servono competenze specialistiche e tempi di reazione celeri per evitare altre morti; rafforzare gli organismi di controllo procedendo ad assumere ispettori tecnici sia nelle Asl che presso gli Ispettorati territoriali del lavoro; infine, serve procedere all’attuazione di quanto previsto dalla legge 81/08 in materia di qualificazione delle imprese, la cosiddetta “patente a punti».
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