Crollo del ponte a Longobucco, l’appello dei cittadini: «Non ce la facciamo più»
Sit-in degli abitanti rimasti isolati, che continuano a chiedere risposte: «È una vergogna che un ponte nuovo sia crollato»

LONGOBUCCO «È una vergogna che un ponte nuovo, inaugurato nel 2016, sia crollato, e ancora non si vede niente». Sit-in degli abitanti di Longobucco, nel Cosentino, rimasti isolati dopo il crollo del collegamento stradale, avvenuto il 3 maggio scorso sulla statale 117 Sila-Mare. A quasi dieci mesi dal crollo del ponte, gli abitanti continuano a protestare e chiedere risposte celeri ad Anas. «Abbiamo partecipato mesi fa a una riunione con Anas. Ci hanno detto che nel 2025 il ponte sarebbe stato ricostruito ma noi queste promesse non le vediamo», è il racconto di un cittadino ai microfoni del TgR Calabria. Un isolamento che mette a rischio un’intera comunità anche dal punto di vista dell’assistenza sanitaria: «Non ce la facciamo più. – aggiungono – Per andare a fare qualsiasi visita dobbiamo percorrere questa strada e abbiamo 50 minuti di curve per arrivare a un primo soccorso».
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