REGGIO CALABRIA Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha incontrato quest’oggi a Palazzo Zanca, sede del Comune di Messina, il collega sindaco della Città siciliana Federico Basile. All’incontro hanno preso parte il vicesindaco di Messina Salvatore Mondello, gli assessori Massimo Finocchiaro e Enzo Caruso, il direttore generale Salvo Puccio ed il Capo di Gabinetto della Città Metropolitana di Reggio Calabria Francesco Dattola. «Uno scambio reciproco e cordiale di idee e opinioni riguardanti il futuro per la costruzione di una visione più ampia di Area metropolitana dello Stretto al fine di promuovere lo sviluppo condiviso e favorire la conurbazione delle Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, attraverso le rispettive potenzialità strategiche per una rinascita raggiungibile attraverso la valorizzazione e l’integrazione tra le due sponde delle rispettive risorse economiche, ambientali e culturali, elementi essenziali per rendere lo Stretto polo attrattivo per i flussi turistici», ha evidenziato il sindaco Basile.
Dall’incontro è emersa la volontà congiunta di restituire allo Stretto lo storico ruolo di baricentro del Mediterraneo per una nuova e più avanzata dimensione internazionale, e a tal fine, l’idea è quella di sviluppare un Piano strategico di comunicazione e sviluppo per la creazione dell’Area Turistica dello Stretto, ritenuto strumento fondamentale di marketing per promuovere in sinergia eventi musicali, culturali, turistici e sportivi per favorire un processo di cambiamento quantitative e qualitativo dell’Area dello Stretto. Il sindaco Falcomatà ha evidenziato l’importanza del rapporto tra le città di Reggio e Messina, caratterizzate cultura e tante tradizioni comuni, «unite da un brevissimo tratto di mare, rappresentano entrambe un’unica area dello Stretto che condivide progettualità per la continuità territoriale» ha detto Falcomatà. «L’incontro di oggi è andato oltre il semplice saluto istituzionale – ha aggiunto il sindaco di Reggio Calabria – ed è servito a mettere insieme alcuni punti sui quali ragionare rispetto alle prospettive di sviluppo comune dell’area dello Stretto. Dalla promozione del territorio, alla cultura, alla ricettività turistica. Naturalmente uno degli snodi fondamentali è quello della mobilità e dei collegamenti tra le due sponde dello Stretto. Ma al netto delle attività programmatiche credo sia molto importante sottolineare il messaggio che lanciano due realtà importanti come le nostre, due città metropolitane sorelle, con territori limitrofi uniti dal mare, che sono in grado dialogare individuando tratti comuni che danno forza all’intera comunità dello Stretto anche in ottica nazionale».
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